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Raffaele Sebastiani, chirurgo morto d'infarto dopo aver lavorato per 12 ore in sala operatoria

Raffaele Sebastiani

Raffaele Sebastiani, una morte che ha suscitato polemiche a causa dei turni massacranti e per il carico di lavoro

Il caso del decesso di Raffaele Sebastiani, medico chirurgo del Policlinico di Bari, ha suscitato clamore a causa dei turni massacranti e per il carico di lavoro ai cui il personale sanitario pugliese è costretto a cimentarsi da più di due anni. Vediamo meglio i contorni di questa triste vicenda.

Raffaele Sebastiani, chirurgo morto d’infarto: chi era

Raffaele Sebastiani aveva anni 61, prestava servizio nell’unità operativa ospedaliera di Chirurgia del Policlinico di Bari, era sposato ed era padre di due figlie.

In particolare, il medico Vito Lavolpe ha voluto ricordare Raffaele con parole di affetto e di stima: era “una persona umile buona con tutti sempre pronta ad aiutare” e “con il suo lavoro, con la sua dedizione, con la sua vita ha onorato il camice bianco, che rappresenta la nostra divisa“.

Raffaele sebastiani: modalità e probabile causa del decesso

Raffaele Sebastiani è deceduto a causa di un infarto dopo aver lavorato per 12 ore in sala operatoria per urgenze su pazienti positivial Covid, rivela Repubblica. Successivamente aver completato il turno di notte, Sebastiani è tornato a casa e probabilmente un infarto lo ha colpito mentre dormiva. A tal proposito, i sindacati dei medici hanno chiesto di conoscere dettagliatamente i turni che il medico aveva seguito nelle ore precedenti al suo decesso e la direzione sanitaria ha avviato verifiche.

Raffaele Sebastiani: non un caso isolato

Il decesso di Raffaele Sebastiani non è un caso isolato. Infatti, Antonio Mazzarella della Cgil Medici precisa che “ormai da due anni gli operatori sanitari sono sotto pressione con turni e un carico di lavoro non sempre sostenibile“, mentre Stefano Andrisciani dell’Anaoo sottolinea che “certamente quello vissuto dai medici sia un periodo di forte stress“.

In particolare, da Bari fanno presente che che la situazione non è più gestibile e che un altro medico ha subito un forte crollo fisico. A tal proposito, i sindacati chiedono all’azienda un potenziamento dell’organico, per evitare tragedie come quella che ha colpito Raffaele Sebastiani.