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Ragazzo ferito a Parete, dice addio al calcio e all'Avellino

Ragazzo ferito a Parete

Luigi, il ragazzo ferito a Parete, sarà probabilmente costretto a dire addio al calcio e anche al sogno di diventare un giocatore dell'Avellino.

Luigi, il ragazzo ferito a Parete, sarà con ogni probabilità costretto a dire addio al calcio. Ma non solo. Dovrà dire addio anche al suo sogno di diventare un calciatore dell’Avellino. I suoi compagni di squadra, infatti, hanno confermato che il giovane avrebbe dovuto firmare il contratto proprio nella giornata di ieri. Tanto che era già stato fissato l’appuntamento. Aveva la chance per diventare un calciatore, ora non si sa nemmeno quante possibilità avrà di riprendersi dal coma farmacologico.

Ragazzo ferito a Parete

Il ragazzo ferito a Parete, Luigi (questo il suo nome), molto probabilmente dovrà dire addio al suo sogno di diventare un calciatore. Il ragazzo, come confermano i suoi compagni di squadra, avrebbe dovuto firmare per l’Avellino proprio nella giornata di ieri. tanto che era già stato fissato un appuntamento. A questo provino lo avrebbero dovuto accompagnare il padre e il preparatore atletico della sua squadra, la Frocalcio San Luciano Academy, società nell’orbita del Frosinone, altro club che aveva messo i propri occhi sul giovane talento.

Luigi dunque aveva la possibilità di diventare un calciatore. Ma adesso non si sa nemmeno quante chance avrà di riprendersi dal coma farmacologico in cui è stato indotto dal pomeriggio della vigilia di Natale. Quel giorno, infatti, un proiettile lo ha centrato in testa mentre stava passeggiando in compagnia di alcuni amici. L’episodio si è verificato a Parete, città in provincia di Caserta, dove il ragazzo abita con i genitori e i due fratelli. Si è trattato di un colpo devastante. Un proiettile di grosso calibro (nove, probabilmente) gli ha perforato il cranio e il cervello. Ancora non si è capito di preciso da dove questo proiettile provenisse.

Il giovane è crollato subito a terra, senza nemmeno un grido. Tanto che gli amici che erano insieme a lui non si sono accorti di nulla. Nonostante abbiano visto il sangue, non sono riusciti a capire quello che stava accadendo. Soprattutto perchè non era in corso alcuna sparatoria, non c’era gente che stava scappando. Solo quel proiettile che ha colpito Luigi.

Addio al calcio

Luigi è un difensore arcigno, tosto, molto abile ad impostare. Così lo definiscono i suoi amici, che gli sono stati vicini passando le notti fuori dall’ospedale. Aspettano che si risvegli dal coma farmacologico, anche se ci vorrà ancora diverso tempo. Così infatti hanno spiegato i medici, che hanno spiegato che il proiettile ha provocato dei danni seri, con le conseguenze che ancora non possono essere stabilite con certezza. Ma non solo. Pure le indagini per capire chi abbia sparato al giovano appaiono lunghe e complesse.