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Ragazzo ucciso a Parma, la fidanzata: "Tutti sapevano che il mio ex è violento, mi picchiava"

Daniele Tanzi

La fidanzata del ragazzo ucciso a Parma con 24 coltellate ha spiegato che tutti sapevano quanto era violento il suo ex.

Daniele Tanzi è stato accoltellato dall’ex della sua fidanzata Maria Teresa Dromì, Patrick Mallardo. Il giovane dava la colpa a Daniele per la fine della sua relazione con la ragazza, così ha teso un agguato alla coppia.

Ragazzo ucciso a Parma: le parole della fidanzata

Sapevo che sarebbe finita così. Patrick aveva detto di averla superata, ma dovevo immaginarlo” ha spiegato Maria Teresa Dromì, fidanzata del ragazzo di 19 anni ucciso con 24 coltellate a Parma. Aveva incontrato Daniele Tanzi dopo aver chiuso la sua storia con Patrick Mallardo, il ragazzo di 20 anni reo confesso dell’omicidio. “Lo avevo lasciato perché mi picchiava. Lo sapevano tutti: lo sapeva mia madre e lo sapeva sua madre. Ero andata a vivere con la famiglia di lui e tutti se n’erano accorti. Diceva di aver accettato che fossimo solo amici, ma dovevo immaginarlo” ha raccontato la ragazza.

Ragazzo ucciso a Parma: l’omicidio

Daniele Tanzi è stato ucciso brutalmente, con 24 coltellate, durante un agguato teso da Patrick Mallardo, ex fidanzato della sua attuale ragazza. Il 20enne era geloso di lui e gli dava la colpa della fine della sua relazione con la 18enne. La sua è stata una terribile vendetta, dovuta alla gelosia che provava. La tragedia è avvenuta all’interno di uno stabile che era abbandonato da diverso tempo. Daniele Tanzi e Maria Teresa Dromì si incontravano sempre in quel luogo e Patrick lo sapeva. Nella notte tra martedì e mercoledì ha fatto irruzione al primo piano dello stabile, con la certezza di trovare la coppia. Un vero e proprio agguato, che si è concluso con la morte di Daniele Tanzi, a soli 19 anni.

Ragazzo ucciso a Parma: il killer denunciato tre volte

Ho denunciato tre volte il comportamento di Patrick ai carabinieri. Aveva picchiato lei e aveva insultato me nel peggiore dei modi. Sapeva tutto anche l’assistente sociale che ci segue: conosceva la storia di Maria Teresa e le violenze che aveva subito. Come al solito nessuno lo ha fermato prima. Si va dentro solo quando una persona muore. Noi lo avevamo detto che sarebbe finita in questo modo” ha raccontato la madre di Maria Teresa Dromì. Nella notte tra martedì e mercoledì è stata proprio la 18enne a dare l’allarme, dopo essere rimasta lievemente ferita durante l’agguato. L’arma del delitto, un coltello da cucina dalla lama molto lunga, è stata ritrovata.