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Raggiunto accordo UE sull'energia: gli effetti sulle bollette

Raggiunto accordo UE sull'energia: gli effetti sulle bollette

La Von der Leyen rassicura: "Roadmap molto buona e molto solida per lavorare sui prezzi dell'energia

Dopo l’incontro tra capi di Stato del 20 ottobre, sembra che l’Unione Europea sia giunta ad un accordo riguardante il da farsi per la questione energia. Le decisioni prese ci si augura possano dare qualche rassicurazione in più a famiglie ed imprese riguardo il tema dell’impennata delle bollete di gas e luce.

L’accordo Ue sull’energia

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è espressa in questo modo sull’argomento: “Ora abbiamo una roadmap molto buona e molto solida per lavorare sui prezzi dell’energia lavoreremo a una proposta legislativa per rendere operativo un meccanismo di correzione del mercato” che eviti rialzi eccessivi dei prezzi del gas.
 
Il prezzo del gas, nonostante si attesti ancora sulle circa sei volte più di quello nel 2021, nelle ultime settimane è sceso e già questo dovrebbe portare un certo ribasso nelle bollette. Ad inizio novembre è stato deciso che l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) dovrà rivedere i parametri per il calcolo delle bollette del gas, che dovrebbero scendere. Per quel che riguarda l’elettricità invece l’aggiornamento di Arera dovrebbe dare i suoi frutti in gennaio. Nomisma Energia spiega che, con il nuovo anno ci sarà la fine dell’aumento dei prezzi e una loro probabile diminuzione del 15-20%.

Incombe ancora però un conguaglio da 1,6 miliardi di euro da essere spalmati sul primo trimestre del 2023 ed in quelli successivi, questo perché l’authority dell’Arera ha disposto la posticipazione del quarto trimestre del 2022 per rispondere all’aumento delle tariffe dell’energia elettrica.

Dopo la chiusura del consiglio europeo, i contratti di Ttf di Amsterdam sono calati del 2%, inoltre i Paesi sono stati invitati «a presentare con urgenza decisioni concrete» su alcune misure tra cui «l’acquisto congiunto volontario di gas, ad eccezione dell’aggregazione vincolante della domanda per un volume equivalente al 15% del fabbisogno di stoccaggio, in base alle esigenze nazionali, e l’accelerazione dei negoziati con partner affidabili».