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Rapimento Kata, il retroscena di Quarto Grado su un urlo registrato: "Compatibile con la voce di una bambina"

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Quarto Grado ha fatto analizzare da un esperto l'urlo che è stato registrato da una videocamera, nell'ambito della scomparsa della piccola Kata.

La trasmissione Quarto Grado è tornata ad occuparsi del rapimento di Kata, la bambina scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. Un perito fonico forense ha analizzato un urlo che è stato registrato da una telecamera.

Rapimento Kata, l’analisi dell’urlo registrato dalla telecamera: il retroscena di Quarto Grado

Quarto Grado si è di nuovo occupato del rapimento della piccola Kata, bambina scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno. Nella puntata andata in onda il 23 giugno, la trasmissione aveva mostrato le immagini della telecamera di sorveglianza di una pizzeria vicina all’ex hotel Astor, soffermandosi su due misteriosi rumori ripresi alle 17.20. Il primo era riconducibile a un urlo, mentre il secondo sarebbe stato interpretato come la chiusura di uno sportello di un’auto. Il programma si è rivolto al perito fonico forense Marco Perino, che ha analizzato l’audio registrato dalla telecamera. “Si tratta di un audio di un volume molto basso, ho analizzato la porzione a livello spettrografico e ho filtrato la porzione. Sembrerebbe un urlo che pronuncia la vocale ‘i’ seguita da un tonfo. C’è poi una decadenza più avanti, potrebbe essere il rumore di un urlo di bimbo che si sovrappone a un rumore metallico” ha dichiarato l’esperto.

Rapimento Kata, l’analisi dell’urlo registrato dalla telecamera: “Compatibile con la voce di una bambina”

Il perito si è poi concentrato sul rumore meccanico che segue quell’urlo. “Il tonfo è netto: potrebbe essere un portellone che si chiude, una saracinesca che si abbassa o la chiusura di una porta a vetri” ha dichiarato. Difficile anche capire se l’urlo compatibile alla voce di un bambino sia maschile o femminile. “Fino a cinque anni, è complesso determinare il sesso. Potrebbe essere compatibile alla voce di una bambina, ma così come quella di altri migliaia di bambini, ma non si può escludere” ha sottolineato Perino. L’orientamento dei suoni arriva da sinistra rispetto alla telecamera. “La distanza potrebbe essere dai venti ai quaranta metri” ha aggiunto l’esperto. Dall’analisi dell’audio sono emersi altri dettagli. “Nella prima parte si evince la voce di un bimbo o bimba che dice: cosa ha detto?, fa una domanda a qualcuno che presumibilmente conosce. Dopo il rumore metallico si sente la voce di una donna matura che chiede, urla o sgrida: Valentina. Il tutto avviene in circa 7 secondi e arrivano dalla stessa posizione rispetto al microfono” ha aggiunto.