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RDC: quante persone rischiano di perderlo dopo la stretta. La proposta di Calenda

carlo calenda

Ecco il numero di persone il cui sussidio è oggi a rischio

L’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb) ha annunciato nelle scorse ore i dati relativi al numero di percettori di Reddito di Cittadinanza che rischiano in futuro di perdere il sussidio economico con la nuova stretta decisa da Giorgia Meloni.

Si parla ad oggi di rischio di perdita di sussidio per il 38.5% dei nuclei familiari (e il 23% dei singoli individui) che oggi lo ricevono, a partire dal mese di agosto 2023.

Complessivamente, queste percentuali fanno riferimento ad un totale di oltre 400 mila famiglie e oltre due milioni e mezzo di individui. Tra questi ultimi, chi rischia di più di perdere il sussidio sono i nuclei familiari composti da persone single.

La maggior parte delle perdite, come confermato anche dal Corriere, si registrerà nel Sud Italia dov’è concentrato il numero di persone che percepiscono il reddito e nei nuclei familiari composti da persone straniere e/o da disabili.

Carlo Calenda: la sua proposta per il Reddito di Cittadinanza

Riprendendo l’articolo di Open sul tema, il leader di Azione si è sentito in dovere di dire la sua con un tweet, specificando qual è la sua visione sul reddito di cittadinanza (visto che lo stesso Upb ha proposto di eliminarlo e sostituirlo con un’altra misura):

È la nostra proposta. Cancellare il RdC tornando ad un Rei potenziato. Gestione ai comuni, esclusione under 30 senza figli, agenzie private al posto dei CPI, tassazione negativa per chi trova lavoro e rafforzamento borse di studio e formazione.