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Renzi direttore de Il Riformista, la reazione della stampa e della politica italiana

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Qual è stata la reazione della stampa e della politica italiana dopo aver scoperto che Matteo Renzi sarà il nuovo direttore de Il Riformista?

Da giornalisti Vittorio Feltri e Massimo Giannini al governatore della Campania Vincenzo De Luca, quali sono state le reazioni della stampa e della politica italiana dopo aver appreso che il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è stato scelto come nuovo direttore de Il Riformista?

Renzi direttore de Il Riformista, la reazione della stampa alla notizia

Sansonetti: “La soluzione migliore, grande interprete del riformismo”

“Una soluzione migliore non ci poteva essere, un grande personaggio della politica italiana, un uomo pieno di idee, uno dei migliori interpreti del riformismo”. Questo il commento all’Adnkronos di Piero Sansonetti sull’incarico di direttore de Il Riformista affidato a Matteo Renzi. Sansonetti, lasciato il quotidiano, dirigerà l’Unità che tornerà in edicola a partire dal prossimo 18 aprile.

Feltri: “Può farcela”

Il giornalista non è stato l’unico a commentare il nuovo incarico di Renzi. “Sono convinto che sarà capace di farlo”, ha detto, ad esempio, Vittorio Feltri sempre all’AdnKronos. “Renzi è tutt’altro che stupido, a me piace molto. Certo, di puttan*** nella vita ne ha fatte tante, specialmente in politica e, secondo me anche immeritatamente, è stato messo in un cantuccio. Ma io credo che saprà fare bene, almeno me lo auguro”.

Il fondatore di Libero, poi, ha aggiunto: “Renzi lo conosciamo: dice cose che normalmente la sinistra non dice. Quindi, a me non dispiace affatto. Perché i luoghi comuni della sinistra sono ciò che impedisce alla sinistra di progredire: i luoghi comuni, il conformismo, i famosi diritti degli omosessuali, queste cose di cui non frega un cazzo a nessuno”.

Feltri si è, poi, espresso circa un eventuale “conflitto di interessi” tra il ruolo politico del leader di Italia Viva e quello di direttore del quotidiano. “Uno può benissimo fare il giornalista e il politico, non capisco dove sia il problema. Sì, c’è il pregiudizio che quando scrivi i pezzi sei fuorviato, ma io non credo a questo”, ha asserito. “Il punto è che il lavoro del direttore non è solo quello di scrivere, anzi quella è la parte meno importante. Credo che Renzi avrà bisogno di un condirettore o di un vicedirettore, perché uno non è che si può improvvisare. È un mestiere, come il calzolaio: se non l’hai mai fatto non te lo inventi”.

Giannini: “Ne vedremo delle belle”

La notizia del nuovo incarico di Renzi è stata commentata anche da Massimo Giannini, direttore de La Stampa. Renzi alla guida de Il Riformista “è una bella notizia, è un collega…”, ha affermato Giannini. “Credo ne vedremo delle belle, Il Riformista si è profilato per essere un organo di forte contrapposizione critica verso le procure. Da questo punto di vista la direzione Renzi si prefigura con fuochi d’artificio, è una scelta coerente, lui è perfetto in quel ruolo”, ha detto ai microfoni di Rai Radio 1 durante la sua partecipazione a Un Giorno da Pecora.

Quando i conduttori gli hanno chiesto se fosse preoccupato che la direzione Renzi possa sottrargli lettori, il direttore del La Stampa ha risposto in modo secco: “Da quel punto di vista non vedo problemi, ho zero preoccupazione”.

Fontana: “Dovrebbe fare il senatore”

Più scettico il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana. “Mi stupisce che Renzi voglia fare tremila mestieri e non l’unico per cui è stato eletto dal popolo italiano, che è quello di fare il senatore della Repubblica. È un po’ curioso da parte di chi ha chiesto il voto per occuparsi di fare il senatore dirigere un partito prima, poi conferenze varie, ora direttore di un giornale… Mi sembra un rapporto un po’ strano con i propri elettori, ecco”, ha detto Fontana ad AdnKronos.

Belpietro: “Penso parlerà molto di giustizia”

“Renzi direttore del Riformista? Beh, dopo aver contribuito ad affondare l’Unità, speriamo che ora non affondi anche il Riformista”, ha osservato il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro. Rispetto ai temi che Renzi affronterà in qualità di direttore del quotidiano, invece, Belpietro ha affermato: “Se dovessi fare una previsione, parlerà molto di giustizia, anche di quella che lo riguarda. È un argomento che gli sta a cuore, anche giustamente, non lo dico con intento polemico”. E ha aggiunto: “Il conflitto di interessi tra i ruoli non lo vedo, anche perché nel passato abbiamo una lunga serie di politici che facevano i direttori. Veltroni è stato direttore dell’Unità, lo è stato anche D’Alema e tantissimi altri parlamentari. E lo era anche Craxi per un certo periodo. Tanti politici hanno fatto i direttori dei giornali. Non sarà ovviamente responsabile, essendo parlamentare – e, sull’impatto che Renzi avrà nel suo nuovo ruolo, ha ironizzato –. Visto che si è occupato del ‘rinascimento’ dell’Arabia Saudita, speriamo che si occupi anche del rinascimento della stampa italiana…”.

La reazione della politica italiana alla nomina di Renzi a direttore de Il Riformista: De Luca e Conte

Sempre sarcastico e irriverente, invece, il governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Renzi fa il direttore del Riformista? Maledetto, si è piazzato, pensavo che il posto lo offrissero a me”, ha scherzato. “In bocca al lupo a Matteo”, ha aggiunto De Luca.

Velato il commento del presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. L’ex premier, lasciando Montecitorio, si è rivolto ai giornalisti, chiedendo: “Vi vedo preoccupati, avete paura che qualche politico vi rubi il mestiere?”.

Il riferimento a Renzi era evidente, nonostante il nome dell’ex alleato non sia stato fatto.