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Risse sulla nave da crociera, centinaia di denunce

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Dieci giorni di anarchia si sono consumati su una nave da crociera Carnival, durante una tratta nel sud Pacifico.

Dieci giorni di ‘anarchia’ si sono consumati su una nave da crociera Carnival (compagnia crocieristica statunitense), durante una tratta nel sud Pacifico. Da video caricati online emergono testimonianze di risse tra il personale di sicurezza e i passeggeri, e i racconti dei presenti (più di 2.000 persone) dipingono quei giorni come un periodo di continuo terrore. Numerosissimi i passeggeri costretti a chiudersi in cabina per paura di girare da soli tra gli ambienti della nave da crociera.

I problemi, stando alle testimonianze raccolte, sarebbero cominciati dopo che la nave da crociera, la Carnival Legend, è salpata dal porto di Melbourne verso la Nuova Caledonia. Sebbene non vi siano ancora informazioni ufficiali riguardo i responsabili, la compagnia crocieristica imputa la colpa a un “grosso gruppo famigliare” (circa venti persone, stando alle testimonianze). Questo gruppo, sostiene Carnival, avrebbe instigato gli episodi di tensione, poi escalati per giorni e giorni prima dell’intervento “duro” della sicurezza.

L’inizio degli episodi di violenza

Stando al racconto di un passeggero ai microfoni di radio 3AW, tutto sarebbe cominciato con un uomo che aveva pestato, non intenzionalmente, la ciabatta di un altro passeggero. Nonostante il primo dei due avesse chiesto scusa, il secondo aveva subito minacciato una rappresaglia: da lì in poi, si sarebbe generata una serie infinita di faide.

Altri passeggeri sembrerebbero invece concordare sulla versione fornita dalla compagnia: a quanto pare, il già citato “gruppo famigliare” avrebbe cominciato a istigare discussioni e conflitti ovunque nella nave da crociera (sputando nella piscina, urlando nell’area fumatori…), apparentemente senza alcun motivo logico.

Lo scoppio delle risse

Dopo giorni di provocazioni e faide verbali, la prima, vera rissa è scoppiata nei pressi della piscina della nave da crociera. La causa d’inizio della rissa non è ancora chiara, ma su internet è già reperibile un filmato che ritrae un membro della sicurezza e un altro uomo spintonarsi a bordo vasca.

A seguito di questo episodio, la paura ha cominciato a diffondersi sulla nave da crociera: numerosissime le lamentele dei passeggeri, molti dei quali sono stati costretti a chiudersi in cabina per proteggere se stessi e la propria famiglia.

La rissa più grande, tuttavia, è avvenuta alcuni giorni dopo, nel night club della nave; anche questa è testimoniata da un video, e ritrae numerose manifestazioni di violenza sia da parte di alcuni passeggeri, sia da parte della sicurezza.

Il comportamento delle guardie

L’opinione dei passeggeri è divisa riguardo al comportamento delle guardie. Sebbene alcuni difendano il loro operato, numerosissime sono le testimonianze di eccessi di violenza. Alcuni, addirittura, sostengono che delle guardie utilizzassero le manette come tirapugni.

Quale che sia la verità, è indubbio che i membri della sicurezza non volessero che la faccenda venisse ripresa: nel video registrato durante l’episodio nel night club, infatti, si sente chiaramente una guardia gridare “Niente camera!” al passeggero che stava riprendendo. Alcune testimonianze vorrebbero addirittura che la polizia avesse poi confiscato dei telefoni per eliminare il maggior numero possibile di registrazioni delle violenze.

La fine delle tensioni

Questo venerdì, dopo aver attraccato al porto di Eden, il gruppo apparentemente responsabile del caos scatenatosi sulla nave da crociera è stato fatto scendere, accompagnato dagli applausi di scherno e dalle grida degli altri passeggeri. Per la compagnia crocieristica, tuttavia, si profilano molti altri giorni di difficoltà: centinaia, infatti, sono le denunce dei passeggeri, infuriati per la mancanza di competenza della sicurezza e per il modo in cui l’intero problema è stato affrontato.