> > Ritenzione idrica e cellulite sono due fenomeni diversi: differenze e logiche...

Ritenzione idrica e cellulite sono due fenomeni diversi: differenze e logiche di trattamento

ritenzione idrica cellulite

Sembra due cose uguali ma non lo sono, la ritenzione idrica e la cellulite sono fenomeni diversi e se li vuoi curare devi sapere perchè.

Sono ancora molte le donne che oggi non hanno ben chiara la differenza fra ritenzione idrica e cellulite, e pensano di essere colpite gravemente dalla seconda quando, in realtà, si tratta soltanto della prima. Infatti, a differenza di quanto spesso si intende nel senso comune, cellulite e ritenzione non sono sinonimi, anche se entrambe le problematiche sono accomunate da uno stesso fattore: la microcircolazione.

Cos’è la ritenzione idrica: cause e sintomi

La ritenzione idrica è un disturbo causato da una piccola disfunzione della microcircolazione locale, che tende a rallentare la sua regolare attività. Quando questo accade, nei tessuti si ristagna un accumulo di liquidi (l’edema) e tossine, che provoca un senso di pesantezza e gonfiore alle gambe insieme ai caratteristici inestetismi della pelle. È molto comune la comparsa della ritenzione idrica in seguito alla rapida perdita di peso.

Le cause della ritenzione idrica – che interessa circa il 30% delle donne ma colpisce anche gli uomini – possono essere sia di natura genetica che legate ad errate abitudini del corpo:

  • stare molto tempo in piedi o troppo tempo seduti: sedentarietà e postura scorretta contribuiscono a danneggiare la circolazione perché viene ridotta la presenza di ossigeno nei tessuti;
  • tenere spesso le gambe accavallate;
  • avere una scarsa tonicità dei muscoli delle gambe perché si cammina poco o non si fa attività fisica;
  • la vicinanza alle fonti di calore come stufe e camini;
  • alimentazione non equilibrata;
  • il sovrappeso;
  • il fumo, per via dell’aumento di radicali liberi;
  • stress e ansia: sottoposto a queste condizioni, il corpo innalza i livelli di cortisolo e cresce la ritenzione idrica;
  • disidratazione;
  • appoggiare in maniera errata la pianta dei piedi quando si cammina;
  • menopausa;
  • indossare vestiti troppo stretti.

Per quanto riguarda i sintomi della ritenzione idrica, tra i più comuni e facilmente riconoscibili vi è il gonfiore alle gambe, associato ad un colorito non omogeneo della pelle, con delle zone più calde e arrossate ed altre più fredde e pallide. Premendo un dito sulla zona arrossata è facile fare la “prova del nove” per riconoscere la ritenzione: se l’area rimane bianca per alcuni secondi prima di riprendere colorito, quello è un segnale della ritenzione. Inoltre, il tessuto cutaneo diventa “gommoso” al tatto.

La ritenzione idrica è anche detta stadio edematoso, perché non si tratta ancora di cellulite ma è la fase precedente, dunque potrebbe diventarlo. È possibile, però, intervenire con le adeguate cure per eliminare la ritenzione idrica e non giungere mai ad avere la cellulite.

Cos’è la cellulite: cause e sintomi

La cellulite è un’alterazione del tessuto sottocutaneo, un’infiammazione che si manifesta se l’accumulo dei liquidi e delle tossine ristagna per molto tempo nei tessuti. Può localizzarsi in varie zone del corpo, come i fianchi, le ginocchia e le cosce, ed è caratterizzata da tre segnali, che possono apparire in forme diverse in base allo stadio di sviluppo dell’infiammazione:

  • il gonfiore alle gambe (diffuso o localizzato, spesso doloroso);
  • la formazione dei buchi quando si preme la parte interessata;
  • la cosiddetta pelle a buccia d’arancia.

I fattori scatenanti sono gli stessi della ritenzione, così come uguali possono essere i sintomi e la prevenzione.

Combattere ritenzione e cellulite: i trattamenti consigliati

Prima di allarmarsi per la comparsa della ritenzione o per l’infiammazione che si è trasformata in cellulite, sarebbe meglio prevenire la cellulite o intervenire prima che diventi patologica e irreversibile (cellulite fibrosa e cellulite sclerotica).

I migliori consigli sono quelli di applicare dei trattamenti per la cura del corpo come quelli proposti da Farmagevi, uno dei punti di riferimento in Italia per il benessere fisico, e iniziare a seguire uno stile di vita sano a base di attività fisica e buone abitudini alimentari quotidiane.

Dal momento che non si può agire sulle cause genetiche, bisogna puntare sulle sane abitudini per eliminare questo fastidioso e imbarazzante inestetismo fisico:

  • mangiare sano, soprattutto assumendo cibi disintossicanti, ricchi di fibre, antiossidanti e liquidi; per accelerare il processo di sgonfiamento, esistono in commercio degli integratori anticellulite e drenanti fortissimi;
  • bere almeno 1,5 o 2 litri di acqua al giorno per facilitare la rimozione dei liquidi trattenuti dai tessuti;
  • fare costantemente attività fisica, per rafforzare i muscoli di gambe, cosce e glutei;
  • ridurre drasticamente l’uso del sale alimentare e usare le spezie per insaporire le pietanze;
  • non bere alcolici (solo il vino bianco è concesso) e non fumare;
  • non indossare abiti molto aderenti (che ostacolano la circolazione del sangue) e scarpe con i tacchi alti o troppo basse;
  • assumere una corretta postura, anche grazie all’aiuto di un osteopata, di un podologo o praticando pilates.

Anche ricorrere a dei trattamenti estetici è utile per ridurre ritenzione e cellulite. I più indicati sono:

  • scrub, per rimuovere le cellule morte;
  • fanghi, per dilatare i pori;
  • microterapia, che agisce sullo smaltimento dei liquidi trattenuti dal grasso;
  • massaggi linfodrenanti, soprattutto durante i primi stadi della cellulite;
  • applicare quotidianamente creme anticellulite a base di estratti di avocado, mandorle, burro di karitè, centella, alghe, caffeina.