Ancora un caso di presunta malasanità scuote la Capitale, dove una semplice liposuzione si è trasformata in una tragedia. Una 47enne ecuadoriana muore dopo un intervento in un ambulatorio di medicina estetica e questo solleva interrogativi urgenti sulle pratiche e le normative che regolano un settore in cui la ricerca della bellezza non dovrebbe mai mettere a rischio la vita.
Roma, 47enne muore dopo liposuzione in ambulatorio
Una donna ecuadoriana di 47 anni è deceduta al Policlinico Umberto I di Roma dopo aver avuto un malore improvviso in seguito a un intervento di liposuzione in una clinica privata. È stata trasportata d’urgenza nell’ospedale romano nella notte tra domenica e lunedì.
Lo studio di medicina estetica dove la paziente è stata sottoposta alla procedura si trova in zona Torrevecchia, alla periferia di Roma. La 47enne aveva iniziato la liposuzione nel pomeriggio di domenica, ma l’intervento sarebbe stato interrotto a causa di una complicazione.
Secondo la prima ricostruzione degli inquirenti, quando la donna si è sentita male durante l’operazione, il personale sanitario presente — il chirurgo, l’anestesista e l’infermiera — ha inizialmente provato a rianimarla, senza allertare immediatamente il 118. Con diverse ore di ritardo, si sarebbe optato per un’ambulanza privata con medico a bordo, tralasciando di chiamare il 118.
Il trasferimento sarebbe avvenuto alle 17 di domenica. Tuttavia, la donna è morta intorno alle 20 al Policlinico Umberto I.
Roma, 47enne muore dopo liposuzione in ambulatorio: scatta l’inchiesta
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo tre persone nel registro degli indagati: il chirurgo estetico, l’anestesista e l’infermiera presenti durante l’intervento. Nel frattempo, l’ambulatorio di medicina estetica è stato posto sotto sequestro dalle autorità.