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Roma, uomo tenta di investire Don Coluccia: l'intervento della scorta del prete antimafia

Polizia di Stato italiana

Don Coluccia ha subito un attentato, un uomo ha tentato di investirlo durante una fiaccolata. Immediato l'intervento della scorta del prete antimafia.

Roma, un pregiudicato tenta di investire Don Coluccia durante una fiaccolata per la legalità in via dell’Archeologia, una delle piazze di spaccio più grandi di tutta Italia e per questo spesso oggetto dell’attenzione del prete antimafia. Repentino l’intervento della scorta, di cui un poliziotto rimasto ferito nel tentativo di bloccare l’aggressore.

La vicenda risale a ieri, martedì 29 agosto, durante una delle note “passeggiate della legalità” del prete antimafia. L’aggressore, un pregiudicato di 28 anni, ha provato a investire Don Coluccia durante la fiaccolata a Tor Bella Monaca ed è stato poi fermato da un colpo di pistola sparatogli al braccio da uno dei poliziotti della scorta. In seguito, l’uomo è stato portato all’ospedale Casilino, insieme all’agente ferito.

L’attentato a Don Coluccia, un uomo tenta di investirlo con uno scooter

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo contro l’aggressore che ha tentato di investire Don Coluccia durante la fiaccolata in via dell’Archeologia. L’uomo è accusato di tentato omicidio, ma probabilmente dovrà rispondere anche dell’accusa di porto d’armi abusivo.

Pare che nello zaino dell’indagato siano stati infatti ritrovati una mannaia e un martello, ma in ogni caso le indagini sono ancora in corso e l’uomo dovrebbe comparire nelle prossime ore dinanzi al Gip per la convalida dell’arresto.

L’intervento della scorta del prete antimafia

È stato immediato l’intervento della scorta di Don Coluccia, che ha rapidamente bloccato l’aggressione. Mentre l’assalitore tentava di investire il prete per mezzo di uno scooter, uno degli agenti ha cercato di placcarlo, riportando danni a causa della colluttazione.

Ecco che per fermare l’uomo si è reso necessario aprire il fuoco; infatti, uno degli agenti della scorta ha dovuto colpirlo a un braccio per arrestarlo. Sia l’aggressore che l’agente di polizia sono quindi stati accompagnati presso l’ospedale Casilino di Roma, mentre il parroco non ha – fortunatamente – riportato conseguenze.

Don Coluccia, “l’aggressione non mi fermerà”

“L’aggressione non mi fermerà” ha rassicurato il parroco antimafia, di certo non nuovo ad aggressioni e minacce. Dopo l’impegno in un’associazione di volontariato dedicata all’assistenza dei poveri, Don Coluccia ha dedicato un impegno straordinario alla lotta contro il traffico degli stupefacenti.

Il parroco antimafia, come è ormai conosciuto in tutta Italia, non ha mostrato tentennamenti ed è incoraggiato dalla commissione Antimafia. Chiara Colosimo, deputata Fdi e presidente della commissione ha ringraziato il prete e la sua scorta, ricordando che: “fermare lo spaccio è chiudere il bancomat alla criminalità organizzata”.

Così, Vangelo in mano, Don Antonio Coluccia cerca di sensibilizzare la popolazione e protesta contro l’illegalità che perversa nelle piazze di spaccio. Al lato del tentativo di rendere più sicure zone come San Basilio, Quarticciolo e Tor Bella Monaca per i residenti, un fine ancora più ampio governa l’operato del prete: diffondere il Vangelo e il lavoro onesto di chi “si sporca le mani”.

Don Coluccia, con un passato da operaio in fabbrica, cerca nel frattempo di avvicinare le persone intrappolate dal tunnel della droga e le loro famiglie, concentrando il suo impegno su più fronti.