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Scontro tra governo e opposizioni sul salario minimo, Conte attacca Meloni: "Diffonde fake news"

giuseppe conte

Dopo le parole di Giorgia Meloni sul salario minimo si scatenano le opposizioni: Giuseppe Conte attacca la Premier

Nella giornata di ieri Giorgia Meloni è tornata sul tema spinoso del salario minimo, parlando nella sua rubrica social ‘Gli appunti di Giorgia‘. La Premier non ha fatto altro se non ri-confermare la posizione del governo sull’argomento, ma dalle opposizioni arrivano duri attacchi.

Salario minimo, è scontro governo-opposizioni: “Meloni diffonde fake news”

Il salario minimo rischia di essere controproducente” – aveva spiegato Giorgia Meloni facendo riferimento ai dati in Italia riguardanti i lavoratori con contratto collettivoPotrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto e diventare così un parametro sostitutivo e non aggiuntivo, peggiorando molto di più i salari rispetto a chi li migliora. Il leader del M5s Giuseppe Conte non ci sta e, a ventiquattro ore dall’incontro di Palazzo Chigi, attacca il presidente del consiglio dei Ministri su Facebook: “Meloni ribadisce di essere contraria al salario minimo legale, utilizzando argomentazioni infondate e risibili per giustificare questa sua pervicacia. L’argomentazione secondo cui con il salario minimo si abbasserebbero gli stipendi è una fake news in piena regola. Dimostra come Meloni non abbia letto neppure una riga della nostra proposta.”

Le altre reazioni dell’opposizione

Se il Movimento 5 Stelle ha reagito male all’uscita di Giorgia Meloni, il Pd non è certo da meno: “Qual è la strategia di Meloni? Convocare l’incontro e poi cercare l’incidente per farlo saltare?” – si chiedono i membri del partito di Elly Schlein. In controtedenza, invece, Stefano Bonaccini: Ho trovato apprezzabile che la presidente del Consiglio, Meloni, a differenza di molti suoi ministri e di una parte rilevante della maggioranza, abbia evitato di chiudere il confronto come volevano molti suoi esponenti di partito e di maggioranza e di Governo” – ha dichiarato il governatore dell’Emilia-Romagna. Infine, se Riccardo Magi di +Europa rincara la dose e sentenzia: “Se all’incontro dovesse esserci solo un muro contro muro, meglio rivedersi in Parlamento“, dall’altra parte Carlo Calenda funge da mediatore e invita tutti a tenere i toni bassi.