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Sigaretta elettronica, allerta ISS: "Vigilare su malattie polmonari"

Sigaretta elettronica

"Vigilare sulla grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche" chiede l'Istituto Superiore di Sanità.

L’Istituto Superiore di Sanità lancia un’allerta sulla sigaretta elettronica, dopo gli allarmanti casi di polmonite chimica registrati negli Stati Uniti. In Italia ben il 18 per cento dei giovani tra i 13 e 15 anni fuma le e-cig.

Sigaretta elettronica, l’allarme dell’ISS

Sembra esserci sempre maggiore preoccupazione attorno all’uso delle e-cig. Stavolta l’allerta arriva direttamente dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che chiede, come anticipa il Messaggero, di “vigilare sulla grave malattia polmonare tra le persone che utilizzano le sigarette elettroniche“.

L’allarme è scattato a seguito delle segnalazioni diramate dall’Osservatorio Europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona. Negli Stati Uniti, inoltre, c’è stata preoccupante un’insorgenza di lesioni polmonari associate alle cosiddette svapo.

Gli ultimi dati riportano infatti di 1300 casi e 26 morti da polmonite chimica. A rischio maggiore i giovani, anche perché la maggior parte delle persone colpite ha ammesso di aver fatto uso di sigarette elettroniche contenenti THC (tetraidrocannabinolo).

Il report 2019 del Gyts

Anche se gli esperti assicurano che i dati statunitensi non sono neanche lontanamente associabili a quelli in Italia e in Europa, è bene ricordare che nel nostro Paese ben il 18 per cento dei ragazzi nella fascia d’età tra i 13 e 15 anni fuma le sigarette elettroniche. A rivelarlo il sistema di Sorveglianza Global Youth Tobacco Survey (Gyts).

A differenza di quelle tradizionali, le e-cig sono fumate soprattutto dai maschi (22per cento contro 13 per cento di ragazze). In quattro anni, rispetto all’ultimo report, i fumatori abituali di sigarette elettroniche tra i giovani sono più che raddoppiati mentre i consumatori occasionali risultano aumentati del 60 per cento (nel 2019 sono il 44 per cento).