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Coronavirus, presidente psicologi: "Serve aiuto ai medici"

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Il presidente dell'Ordine degli psicologi ha paventato possibili contaccolpi psicologici per medici, coinvolti nell'emeergenza coronavirus

Il presidente dell’Ordine degli psicologi ha paventato il rischio di possibili contaccolpi psicologici per medici e personale ospedaliero, costretti a fare turni massacranti in questa emergenza coronavirus.

Coronavirus, psicologi per i medici

L’emergenza coronavirus sta mettendo a dura prova tutti medici e pesonale ospedaliero di Italia, non solo però a livello fisico. I turni massacranti e la forte responsabiolità etica-morale a cui sono sottoposti alla lunga potrebbero inficiare sulla psiche, causanso dei contraccolpi psicologici difficili da gestire per gli psicologi.

Un’ipotesi più che probabile, come afferma anche il presidente dell’Ordine degli psicologi David Lazzari, che intervistato da Open, ha voluto esprimere la sua opinione sull’argomento. Ecco gli spunti salienti dell’intervista.

Tabù

In Italia parlare di malessere psicologico è ancora troppo spesso un tabù. Molti sono restii a chiedere un aiuto, a rivolgersi a un professionista per iniziare una terapia. Nulla di più sbagliato perché prima si interviene e meglio è“, così apre l’intervista Lazzari.

Il presidente poi cerca di far capire che la perplessità deglia ddetti ai lavori è comprensibile, ma non bisogna farsi prendere dall’orgoglio e chiedere sempre aiuto: “Credo però che questa ritrosia sia meno diffusa anche tra gli operatori sanitari perché gli psicologi sono strutturalmente inseriti – anche se in modo inadeguato – nel Servizio Sanitario Nazionale, lavorano accanto a medici, infermieri, tecnici. La loro professione e la loro professionalità è ben conosciuta tra gli addetti ai lavori, anche se bisogna far capire che non si tratta di debolezza ma di un aiuto fisiologico».

Iniziative

L’Ordine degli psicologi si è già attivata con numerose iniziative sul territorio, per cercare fin da subito di dare il giusto supporto ai medici, come spiega Lazzari:”Con l’iniziativa #psicologionline, oltre 8.000 psicologi in pochi giorni si sono messi a disposizione di tutti i cittadini italiani che vivono una situazione di disagio. L’incontro tra utente e professionista avviene tramite una piattaforma ospitata sul sito dell’Ordine. Dopo un primo consulto gratuito può poi svilupparsi un percorso condiviso più ampio.

Incalzato sui bisogni materiali necessari affinché l’intervento psicologico su larga scala avvenga con successo, Lazzari risponde così: “Non ci possiamo sostituire al servizio pubblico e alla Protezione Civile. Oggi la comunità professionale è impegnata, ma è anche in grave sofferenza, perché quasi tutti gli studi hanno chiuso e chi vive di libera professione ha bisogno di un sostegno economico. Stiamo anche facendo molte iniziative di supporto, informazione e formazione specifica ai nostri professionisti, è importante fare rete”.

Piano specifico

In conclusione, l’intervistatore chiede se a questo punto, in lungimiranza, sia possibile creare un piano specifico a lungo periodo affinché venga tutelata la salte psicologica di tutti, compresi gli italiani: “Tra le varie misure straordinarie prese per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale, il Governo ha previsto l’aumento degli psicologi in servizio. Il nostro contributo sarà determinante per sostenere tutte le figure del settore medico-ospedaliero provate da questa fase di durissimo lavoro. Allo stesso tempo saremo pronti negli ospedali, negli ambulatori, nelle Asl, negli studi professionali per aiutare tutti gli italiani a superare questa difficile fase“.

“Questa pagina drammatica della nostra storia nazionale ha insegnato a tutti una lezione indimenticabile: la centralità e l’insostituibilità del SSN. Ripartire dal suo rafforzamento è la scelta obbligata e vincente per garantire la salute anche psicologica degli italiani».