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Da passatempo per una serata in compagnia a ingrediente immancabile nella mia cucina: le mie esperienze con la cannabis light

Le mie esperienze con la cannabis legale

La cannabis light, o marijuana legale, non si può solo fumare: esiste un ampio assortimento di tisane, oli, capsule e altri prodotti a base di CBD.

La prima volta che ho provato la cannabis light è stato, come succede spesso, per gioco durante una serata in compagnia degli amici. Chi quella sera aveva portato le infiorescenze era, però, un esperto conoscitore dei cannabinoidi e con il suo aiuto e una buona dose di curiosità ho presto cominciato, così, un viaggio alla scoperta dei loro benefici per il corpo e per la mente: queste sono le mie esperienze con la cannabis light.

La prima cosa che dovreste sapere, se ne avete sentito vantare spesso i miracoli e desiderate provarla, è che la marijuana legale non si può solo fumare. Sembra un’informazione di poco conto, eppure non lo è se siete tra chi non ama particolarmente né l’odore del fumo, né la sensazione che lascia in gola e nel naso. Io, per esempio, ho acquistato marijuana legale su questo sito che ha un ampio assortimento di tisane, oli, capsule e altri prodotti a base di CBD.

Per un lungo periodo il mio prodotto preferito sono state le capsule molli di CBD: erano facili da ingoiare, discrete da portare in borsetta o in viaggio ma, soprattutto, potevo essere completamente sicura di non sbagliare mai il dosaggio e di non abbondare con la quantità di cannabinoidi che assumevo (ogni capsula contiene, infatti, una certa quantità di principio attivo che è chiaramente indicata sulla confezione insieme a tutte le indicazioni utili per l’uso).

Quello che ho imparato su olio di cannabidiolo e co. dalle mie esperienze con la cannabis legale

Con il tempo ho cominciato ad acquistare anche olio di cannabidiolo: oggi lo trovo forse il prodotto più versatile e adatto alle mie esigenze. Quello che non sapevo all’inizio, quando usavo la cannabis light soprattutto per il senso di relax e benessere che era in grado di procurarmi anche alla fine delle giornate più impegnative, è che avrei potuto sfruttare i benefici del CBD in innumerevoli campi.

Un’amica a cui raccontai le mie prime esperienze con la cannabis light, oltre a rivelarsi un’abituale consumatrice anch’essa, mi suggerì di aggiungerne qualche goccia alla crema notte che usavo abitualmente: al mattino avrei avuto una pelle riposata e perfetta. Fu davvero così e, da allora, oltre che per la mia beauty routine uso l’olio di CBD anche in aggiunta a shampoo e balsamo, per esempio, per dare un tocco di vitalità ai miei capelli: cercando più informazioni riguardo ai cannabinoidi su Internet ho scoperto, del resto, che la maggior parte di queste sostanze giocano un’azione antiossidante.

Ci sono tante ragioni, comunque, per cui tengo sempre una piccola scorta di CBD oil in bagno: qualche volta lo uso direttamente sulla pelle per un massaggio riposante o se ho dolori legati a sforzi o cattivi movimenti, provando a sfruttare le proprietà antidolorifiche del cannabidiolo.

Non solo in bagno, comunque, una boccetta di olio di CBD non manca mai neanche nella mia cucina. Non amo assumerlo, come fanno in molti, direttamente in gocce posizionate sotto la lingua: forse per il suo retrogusto amarognolo. Lo uso, però, come buona alternativa all’olio di oliva per condire le insalate o i piatti più semplici come il pesce al vapore: da quando ne faccio anche un uso alimentare, del resto, mi sono accorta che la marijuana legale mi aiuta a tenere meglio sotto controllo lo stimolo della fame, soprattutto quella fame nervosa che ti prende a qualsiasi ora del giorno mentre sei incollata allo schermo del PC per portare a termine una consegna importante, oltre a darmi un maggiore senso di sazietà ai pasti.

Naturalmente sono queste solo le mie esperienze con la cannabis legale: com’è stato per me e il mio amico che ancora oggi raccontiamo di benefici diversi ottenuti grazie all’assunzione di marijuana light, il tipo di effetti che si ottengono con i cannabinoidi varia sensibilmente da persona in persona. Per questo, forse, l’unico vero consiglio che mi sento di condividere è parlarne con il proprio medico di fiducia, prima ancora di cominciare a cercare informazioni in Rete su come e quando poter usare l’erba legale come integratore.

Se è una persona mediamente informata su i rimedi naturali e su come alcune sostanze naturali possono interagire con i processi del corpo umano, del resto, dovrebbe poter consigliare anche usi che non ci si aspettano per la marijuana light e i suoi derivati. Grazie alla mia ginecologa, per esempio, ho cominciato a usare il CBD al posto dei più commerciali antidolorifici quando il ciclo era troppo doloroso.

Quello che è diventato il mio personalissimo diktat per comprare cannabis legale e che potrebbe essere d’aiuto a chi è alle prime armi è, invece, puntare sempre alla qualità. Le prime volte che acquistavo erba legale speravo sempre di poter risparmiare qualcosa, cercavo sempre promozioni e offerte speciali. Con il tempo mi sono resa conto, invece, che un buon prodotto a base di cannabinoidi (naturale al 100%, derivato da coltivazioni biologiche, confezionato con cura e in maniera sostenibile, eccetera) è l’unico che ha effetti sicuri e benefici per me e per l’ambiente.