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Saman Abbas, la Corte d'Appello conferma l'ergastolo: arrestati i cugini coinvolti

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Gli arresti per il delitto di Saman Abbas segnano una svolta nel caso. Testimonianze e nuove prove chiariscono il ruolo dei colpevoli. Scopri la verità che ha portato alla condanna.

L’8 maggio 2025, una mattina che sembrava come tante altre, ha visto un colpo di scena che ha riacceso l’attenzione sulla tragica morte di Saman Abbas. I carabinieri del Nucleo investigativo di Reggio Emilia hanno fatto scattare gli arresti per due dei cugini della giovane pachistana, Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz, su ordine della Corte d’Appello di Bologna.

I due, condannati all’ergastolo per l’omicidio di Saman nel maggio 2021 a Novellara, sono finiti nuovamente sotto i riflettori, dopo una prima assoluzione in primo grado. Una sentenza ribaltata in Appello, che ha visto i familiari della ragazza – i genitori e lo zio – ricevere pene altrettanto gravi.

Saman Abbas, la testimonianza che ha svelato tutto: arresti per i cugini coinvolti

Il processo per il delitto di Saman Abbas che ha preso una piega drammatica, si è basato su una testimonianza che non lascia spazio a dubbi. Il fratello minore di Saman, come riporta anche tgcom24, con grande coraggio, ha raccontato di aver visto lo zio Danish strangolare la sorella e di come i cugini fossero coinvolti nel seppellire il corpo. Le sue parole sono state decisive. Come si fa a dimenticare il momento in cui il giovane, intimidito ma determinato a fare giustizia, ha rivelato tutto ciò che sapeva? A quel punto, la corte ha potuto ricostruire la tragica dinamica del delitto. Un omicidio premeditato, un crimine che, come spesso accade, non si è limitato alla violenza fisica ma ha avuto radici più profonde, legate a un matrimonio forzato che Saman si era rifiutata di accettare. Poteva essere evitato tutto questo?

Delitto Saman Abbas, cosa è emerso dopo il ritrovamento del corpo?

Dopo le assoluzioni in primo grado, dove la Corte aveva ritenuto insufficienti le prove, le indagini sono ripartite. Nuove testimonianze, nuove prove e nuovi arresti. E così, l’omicidio di Saman Abbas è stato finalmente ricostruito. In particolare, il ruolo dello zio Danish Hasnain è emerso con chiarezza: lui, l’esecutore materiale. La sua pena, inizialmente di 14 anni, è stata aumentata a 22 anni in Appello. Il ritrovamento del corpo di Saman, avvenuto nel novembre 2022 grazie alle indicazioni di Danish, ha chiuso un capitolo che sembrava non avere soluzione. La fossa, scavatasi nel silenzio della campagna emiliana, aveva però dentro di sé tutta la verità.