> > Scherzo Meloni, da Foti a Renzi: così ha reagito il mondo della politica

Scherzo Meloni, da Foti a Renzi: così ha reagito il mondo della politica

Scherzo Meloni reazioni politica

Da Carlo Calenda a Matteo Renzi passando per Tommaso Foti, sono state molte le reazioni da parte del mondo della politico su un episodio che è diventato ormai un caso.

Lo scherzo telefonico fatto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è diventato un caso nazionale. In virtù di ciò non sono mancate reazioni all’episodio più o meno critiche sia da parte della maggioranza che dall’opposizione. Tra questi uno dei più critici è forse quello del leader di Italia Viva, Matteo Renzi. “Mi sembrava di averla già sentita questa storia”, ha invece dichiarato il deputato dei dem Amendola, postando in accompagnamento una clip del film “Tototruffa ’62”.

Scherzo telefonico a Giorgia Meloni, le reazioni dal mondo della politica

Il presidente del Copasir, Lorenzo Guerini ha fatto sapere di aver sentito telefonicamente il sottosegretario Alfredo Mantovano ed evidenziato che sia importantissimo “agire affinché simili circostanze non si ripetano in futuro”. Il capogruppo di Fratelli d’Italia, Tommaso Foti sostiene invece che il presidente del Consiglio Meloni non è caduto “nella trappola dell’impostore”, aggiungendo che “pur tratta in inganno, ha ribadito la linea dell’esecutivo”. In conclusione, ha poi dichiarato: “Chi voleva creare un caso diplomatico ha sbagliato bersaglio”.

Non ha usato mezzi termini Riccardo Magi di +Europa che ha dichiarato che “chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza delle comunicazioni del nostro presidente del Consiglio ha esposto il Paese a un grave pericolo oltre che al ridicolo”, mentre il senatore e capogruppo del PD, Alessandro Alfieri ha sottolineato che “in una fase delicata come questa, di instabilità nel quadro internazionale, serve la massima cautela nel verificare gli interlocutori con cui parla la presidente del Consiglio”.

Renzi: “Che figuraccia per l’Italia!”. Calenda: “Strumentalizzare quanto avvenuto rappresenta un errore”

Attraverso un lungo post su Facebook, Renzi non ha esitato a definire quanto accaduto una “figuraccia per l’Italia e per Giorgia Meloni. Due comici russi hanno beffato Palazzo Chigi e hanno parlato con la Premier spacciandosi per leader africani. Avendo lavorato qualche anno a Chigi mi chiedo come sia possibile raggiungere un livello di superficialità così devastante che fa fare una figuraccia non solo alla Meloni ma alla Repubblica Italiana”.

Da qui ha tenuto a fare due considerazioni: “Nel metodo. 1. Meloni deve farsi aiutare. Se questo è il livello della sua squadra, proprio non ci siamo. E basta di dar sempre la colpa a qualcun altro. È in gioco la credibilità del Paese, possiamo smetterla con queste planetarie figure barbine? 2. Nel merito. Giorgia Meloni dice che nessuno ascolta le sue proposte e che altri leader neanche le rispondono. Se è vero, è segno di debolezza. Se non è vero, peggio mi sento.”

Infine il segretario di Azione Carlo Calenda, in merito a quanto successo ha dichiarato: “Nella vicenda della telefonata con i due comici russi, c’è stato indubbiamente un grave errore dell’ufficio del consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, che non ha fatto le opportune verifiche. Non ci pare tuttavia che tale errore si possa addebitare a Giorgia Meloni. Per ciò che concerne il contenuto della telefonata, le conversazioni riservate e le posizioni pubbliche di un capo di governo sono cose da sempre distinte. Siamo convinti che la posizione del Governo Italiano sull’Ucraina rimarrà la stessa. Strumentalizzare a fini di polemica politica quanto avvenuto rappresenta un errore ed è lesivo dell’immagine dell’Italia. Azione si asterrà dal farlo”.