Erano le ore 20:20 della serata di ieri quando nel ravennate è avvenuto uno scontro fra un Frecciarossa e un treno regionale. Sui due mezzi c’erano un totale di circa 400 passeggeri, e 17 di loro sono rimasti contusi: una sola persona è stata trasportata in ospedale, ma le sue ferite sono comunque da considerarsi lievi.
Scontro treni a Faenza: aperta un’indagine
Non sono ancora del tutto state chiarite le cause che hanno portato il treno Frecciarossa e il regionale a scontrarsi ieri sera all’altezza di Faenza. I tecnici sono ancora al lavoro sulla linea Forlì-Faenza, ma l’impressione è che alla fine sia andata bene. Diciassette feriti fra i passeggeri e i macchinisti, nessuno di loro ha riportato delle gravi conseguenze. La Procura di Ravenna aprirà un fascicolo di indagine per vederci chiaro sulla questione: che cosa è davvero successo sul binario? Sembra che all’origine del problema ci sia stato un ostacolo incontrato dal Frecciarossa sui binari: il macchinista si è accorto dell’intralcio è ha ridotto in tempo la velocità del mezzo.
Scontro treni a Faenza: il racconto del testimone
Il professor Antonello De Oto, uno dei passeggeri del treno Frecciarossa che al momento dello scontro era diretto a Bologna, ha raccontato la terribile esperienza vissuta a bordo. “Si è sentita una botta tremenda, poi la paura. E quando i vigili del fuoco sono saliti a bordo, ci hanno detto che con quello che è successo è andata davvero bene“ – spiega il docente universitario. “Dopo la botta tremenda c’è stato un disassamento” – prosegue ancora De Oto – “Abbiamo poi visto che era saltato il giunto tra la prima e la seconda carrozza. Io, fortunatamente, mi trovavo sulla seconda. La velocità? Credo andassimo circa a 60/70 chilometri orari“.