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Scozia, donna rivela violenze sessuali subite da un prete in orfanotrofio

Abusata da un prete in orfanotrofio

In Scozia una donna di 55 anni, Theresa Tolmie-McGrane, rivela di essere stata violentata in un orfanotrofio gestito da religiosi, quando era bambina.

Questa è una storia agghiacciante che viene dalla Scozia. Una donna di nome Theresa Tolmie-McGrane, 55 anni, ha rivelato che da piccola, quando aveva 8 anni e viveva in un orfanotrofio, quello di Smyllum Park nella contea del Lanarkshire, fu violentata almeno due volte da un prete, e una suora, che vide ogni cosa, anzichè difenderla, le ruppe un braccio per costringerla a tacere: “Quello che succede qui, resta qui”, le avrebbe intimato.

Orfanotrofio scozzese

Theresa non avrebbe ricevuto solidarietà o sostegno nemmeno da parte di altre religiose, tanto che una avrebbe dichiarato, “motivando” i suoi agghiaccianti racconti: “Quella bambina ha un’immaginazione troppo vivace”; un’altra invece l’avrebbe di fatto minacciata di morte: “Ricorda che rischi di finire come Sammy Carr”, un bambino di 6 anni che nel 1964, nello stesso orfanotrofio in Scozia, venne picchiato così violentemente da una suora, che finì per morire. Fortunatamente il racconto di Theresa con il tempo è emerso ed ora è al vaglio della Scottish Child Abuse Enquiry, un ente scozzese che si occupa di indagare sugli abusi su minori.

I dettagli

Il luogo dei presunti abusi

La donna ha raccontato che aveva 6 anni quando arrivò all’istituzione gestita dalle Figlie della Carità (Daughters of Charity) in Scozia, congregazione fondata ed ispirata da San Vincenzo de’ Paoli. Vi rimase per 11, dal 1968 al 1981, quando l’istituto venne chiuso – era aperto dal 1864 e vi erano passati 11.600 minori senza genitori o provenienti da famiglie indigenti -: per Theresa furono anni di percosse, umiliazioni, docce gelate per punizione, alimentazione forzata fino a vomitare, la bocca sciacquata con un particolare tipo di sapone e, come già detto, in certi casi persino violenze sessuali. Sarebbe stata persino personalmente costretta da un sacerdote che abusava di lei a prendere la Comunione, dicendole di essere un “soldato di Dio”.

Theresa da piccola

L’avrebbe obbligata a sedersi sulle sue ginocchia, poi ad avere rapporti con lui e, in un’altra occasione, a guardarlo mentre si masturbava. Motivava tutto ciò dicendole: “Ho bisogno che tu sia un soldato di Dio, un buon piccolo soldato”. Le violenze in quell’orfanotrofio in Scozia si sarebbero protratte per mesi.

Una suora entrò nella stanza in cui il sacerdote stava stuprando la bambina e quest’ultima penso di essere finalmente salva, invece costei – la cui “faccia era diventata tutta rossa e distorta era in collera con lei, con la piccola vittima. “Mi ha chiamato p … na, mi ha preso il braccio sinistro e mi ha tirata fuori dalle sue ginocchia – del prete, ndr – “poi mi ha lanciato verso il muro, rompendomi un braccio”.

Per anni Theresa non ha avuto il coraggio di parlare, ma finalmente ha deciso di farlo anche nell’interesse altre vittime:“So che quelle cicatrici emotive e fisiche resteranno sempre con me, ma so anche che dovevo farlo per molte altre vittime come me”, ha detto. C’è da augurarsi che, pur dopo tanto tempo, questa donna e gli altri ex bambini abusati ottengano finalmente giustizia.

La fossa comune

Macabro ritrovamento

Dello stesso ex orfanotrofio in Scozia si era parlato nel settembre scorso, perchè vi fu trovata una fossa comune con 400 resti di bambini e ragazzi, solo 24 dei quali avevano più di 15 anni. La maggior parte di loro morì per cause naturali, per malattie comuni all’epoca, come ad esempio tubercolosi, pleurite e polmonite, ma un’inchiesta ha dimostrato che erano assai frequenti violenze fisiche e psicologiche anche in pubblico.