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Scuola, ecco le “non troppo” nuove regole sul ritorno in classe

Le regole per il rientro a scuola

Scuola, ecco le “non troppo” nuove regole sul ritorno in classe: distanza fra banchi solo dove possibile, aerazione sempre, turni e ingressi scaglionati

Scuola e rientro ormai imminente, ecco le nuove regole sul ritorno in classe e su quali saranno i protocolli da adottare per fronteggiare ogni evenienza legata al covid di fine estate 2021. Gli interrogativi sono tanti, in particolare in merito alla conferma assoluta di un rientro in presenza. Tuttavia da questo punto di vista il ministro Patrizio Bianchi pare lanci proclami senza però scendere nel vivo della faccenda. Il titolare dell’Istruzione deve mediare con la questione del green pass fra sindacati ed esecutivo, e a tal proposito ha detto che lo stesso è “strumento a tutela della salute di tutti, in particolare dei più fragili, non una misura punitiva”. 

Scuola e nuove regole sul ritorno: cosa dice il ministro Bianchi

Poi ha ringraziato  “il personale scolastico che ha aderito con percentuali molto alte alla campagna vaccinale mostrando grande serietà e responsabilità. La vaccinazione è un elemento fondamentale per il rientro a Scuola in sicurezza e in presenza”. Tutto molto bello, ma c’è un protocollo? Pare di si, come pare che proprio oggi, 12 agosto, sia in calendario un summit fra sigle sindacali e capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Jacopo Greco. E le misure? Sono quelle già indicate già indicate dal Cts il 12 luglio, quindi la nota normativa sull’obbligo del green pass non c’è (ancora). 

Nuove regole sul ritorno a scuola, ma sono davvero nuove?

Ci sono le norme anti Covid standard: igiene delle mani e mascherine obbligatorie dai sei anni in poi. Ci sono ingressi scaglionati, turni per la mensa, Help Desk per i presidi e di un tavolo di controllo con i sindacati, individuazione del referente Covid e di un medico competente per le emergenze delle singole scuole. Resta il nodo distanziamento di un metro, perché? Perché la campagna vaccinale viaggia veloce e la riduzione degli spazi fra studente e studente, con l’immunizzazione e ove fosse garantita, potrebbe venir meno, anche a tener conto che molte scuole non hanno spazi adeguati

Scuola e ritorno con nuove regole: distanza si, distanza no, distanza forse

Il testo citato sui media è eloquente: “Qualora logisticamente possibile, si raccomanda di mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e di assicurare, anche nelle zone bianche, la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente. Laddove le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici, legate anche alla disponibilità di risorse umane e alle conseguenti ripercussioni organizzative, non consentano il distanziamento di sicurezza interpersonale, resta necessario mantenere le altre misure”. Ovvio, un po’ scontato e magari insufficiente. Si parla di aerazione dei locali e di finestre aperte in assenza di flitri. “Il ministero consiglia poi di garantire la corretta areazione dei locali, aprendo le finestre, in mancanza di filtri per la pulizia dell’aria”. 

Ecco le nuove regole per il ritorno a scuola: “Aprite le finestre”

Recita il testo: “Nelle aule scolastiche, è opportuno tenere aperte leggermente e contemporaneamente una o più ante delle finestre e/o di eventuali balconi e la porta dell’aula in modo intermittente o continuo. Questa misura (…) dovrà essere adottata anche nelle giornate con avverse condizioni meteorologiche, rimodulando la frequenza e i periodi di apertura delle ante di finestre, di balconi e delle porte e limitando, allo stesso tempo, l’impatto delle condizioni meteo esterne”. Tradotto: se piove poco male. E in caso di contagi in classe? Niente, si farà quello che già l’anno scorso di faceva: il positivo dovrà tornare a casa e si attiveranno le procedure con la Asl. Nessuna novità dunque? Una: i vaccinati dovranno far passare 7 giorni invece di  dieci, per fare il tampone di verifica e rientrare a scuola.