Secondo i primi risultati delle operazioni peritali eseguite presso la sala autoptica sul corpo di Andrea Papi, il 26enne era vivo quando è stato aggredito da un orso. I rilievi effettuati dai consulenti indicati dalla procura di Trento sono terminati ed è stato dato il via libera per la sepoltura del ragazzo.
L’autopsia sul corpo di Andrea Papi disposta con un fascicolo senza reato
Per disporre l’autopsia sul corpo di Andrea Papi, la procura di Trento ha aperto un fascicolo senza reato e senza indagati. Il medico legale dovrà stabilire se a uccidere il 26enne ritrovato senza vita nei boschi di Caldes, in provincia di Trento, sia effettivamente stato l’orso.
L’orso avrebbe trascinato Papi per un centinaio di metri nel bosco e poi lo avrebbe lasciato lì. Sul corpo del ragazzo sono stati rinvenuti i segni dei denti e delle unghie dell’animale. Tra le ipotesi avanzate anche quella che l’uomo sia stato colto da un malore prima di essere aggredito, che pare improbabile, ma deve comunque essere presa in considerazione.
Disposto l’esame del Dna per individuare l’orso
Per individuare l’esemplare che ha aggredito Andrea Papi sono stati disposti alcuni esami sui campioni di Dna prelevati, che saranno eseguiti nei laboratori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.
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