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“Sono vecchio, ho bisogno di riposarmi”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva risposto a chi gli chiedeva se ci fossero le possibilità per una sua eventuale ricandidatura al ruolo di Capo dello Stato. Mattarella ha detto no e lo ha fatto con il suo inconfutabile stile di uomo delle Istituzioni, che lo stesso rispetta nelle loro forme e consuetudini. Tra queste c’è anche quella che vorrebbe che con un Presidente ancora in carica nessuna figura pubblica e di potere faccia il nome di possibili sostituti, ma con il tempo questo gesto di educazione istituzionale sembra essere passato sempre più di moda. Oggi, 3 agosto 2021, prende il via il semestre bianco del Presidente, e di base i partiti politici riavviano quel processo di campagna elettorale mai davvero conclusosi nel corso di quest’ultima legislatura e pensano ai successori.
Semestre bianco, i possibili successori di Mattarella
Le Camere non possono essere sciolte in questi mesi, una condizioni che avvantaggia anche e soprattutto le forze politiche che amano essere al tempo stesso di governo e di protesta. Sei mesi pensati per permettere ai partiti di organizzarsi per le nuove elezioni e scegliere il nome del nuovo inquilino del Palazzo del Quirinale.
I possibili successori di Mattarella dopo il semestre bianco
Tra i nomi dei possibili successori di Mattarella dopo il semestre bianco c’è anzitutto quello dell’attuale Presidente del Consiglio Mario Draghi che per esperienza e caratura internazionale potrebbe incarnare bene il ruolo di Capo dello Stato oltre ad essere una figura dimostratasi capace di mettere d’accordo anche forze politiche molto distanti tra loro. Draghi è però il collante di questo governo e la sua salita al Colle potrebbe andare a ledere quell’equilibrio, seppur prettamente di facciata, venutosi a creare tra le forze di maggioranza.
Semestre bianco, si pensa già ai successori di Mattarella
Tra i più attivi in queste settimane sul tema dei successori di Mattarela c’è sicuramente Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che spera di riuscire a creare nuove alleanze politiche che garantiscano a lui e al suo partito di poter sperare di tornare in Parlamento dopo le prossime elezioni politica del 2023. Renzi penserebbe nello specifico all’ex presidente della Camera, Pier Ferdinando Casini, e all’attuale ministro della Giustizia, Marta Cartabia, nomi questi che avrebbe consenso trasversale sia a destra che a sinistra. Attenzione poi anche al possibile avvicinamento di Italia Viva al nuovo movimento Coraggio Italia di Toti e Brugnaro, operazione questa che potrebbe riportare in auge l’ipotesi da sempre auspicata dalle forze di centrodestra, ovvero che il nuovo inquilino del Quirinale possa essere Silvio Berlusconi.