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Sicilia, i mille "furbetti" che incassano doppio reddito di cittadinanza in Italia e in Europa

Sicilia doppio reddito cittadinanza

Un siciliano su sette percepisce il reddito di cittadinanza e c'è chi riesce a ottenerlo due volte, trasferendosi all'estero senza registrarsi all'Aire.

Il premier Draghi sarebbe intenzionato a non eliminare il reddito di cittadinanza ma a riformarlo, ma le polemiche sul tradizionale cavallo di battaglia dei grillini sono all’ordine del giorno. Troppi i furbetti che approfittano ingiustamente del sussidio, mentre chi è davvero in difficoltà spesso fatica a trovare i soldi per vivere. Ne è un esempio quanto successo in Sicilia, dove sono molti i cittadini che ottengono il doppio reddito di cittadinanza, in Italia e in Europa.

Sicilia, mille furbetti del doppio reddito di cittadinanza

Il fenomeno degli emigrati che si trasferiscono in Belgio, Germania e Olanda ma evitano di registrarsi all’Aire permette di percepire doppio reddito di cittadinanza, ottenendo il sussidio anche in quei Paesi europei e non solo in Italia.

In Sicilia un cittadino su sette ottiene il reddito di cittadinanza. Tuttavia, c’è riesce persino ad averlo doppio: il fenomeno pesa sulle casse dello Stato ben 10 milioni di euro. L’affaire belga non sarebbe un caso isolato. Tra le mete preferite, infatti, rientrano anche Germania e Olanda.

Come spiegato da la Repubblica, ad approfittare del doppio sussidio statale non solo siciliani: i furbetti arrivano anche da Campania, Puglia e Sardegna.

Sicilia, furbetti del doppio reddito di cittadinanza: come riescono a ottenerlo all’estero

Oltre alla comprovata difficoltà economica, è la residenza uno dei requisiti fondamentali per fare domanda di reddito di cittadinanza, sia in Italia sia all’estero. Chi risiede in Italia non può contemporaneamente risiedere Oltralpe e non può percepire il reddito di cittadinanza due volte.

Chi si trasferisce e lascia l’Italia per più di dodici mesi ha l’obbligo di registrare la nuova residenza all’Aire, l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero, con la conseguente cancellazione dall’anagrafe del Comune italiano di provenienza.

L’iscrizione all’Aire è obbligatoria, ma rimessa a una dichiarazione volontaria dell’interessato e non è soggetta a controlli. Il suo inadempimento non comporta sanzioni. Così molti furbetti che si trasferiscono a Bruxelles (o in altre città europee), non lo segnalano all’Aire, risultando residenti in Italia e per il Belgio residente nella capitale belga. I due Paesi, tuttavia, non sono a conoscenza della doppia illegittima residenza del soggetto.

In questo modo, emigrando all’estero ma evitando di registrarsi all’Aire, molti furbetti riescono a percepire doppio reddito di cittadinanza.

Sicilia, furbetti del doppio reddito di cittadinanza: come evitare il fenomeno

Per prevenire un fenomeno simile servono più controlli, affinché chi grava illegalmente sulle spese dello Stato (e dei contribuenti) venga prontamente scoperto. Tuttavia, tali controlli al momento non sussistono.

Necessario, inoltre, un accordo che sancisca lo scambio di informazioni tra l’Italia e gli altri Paesi.