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Sopravvive in mare aggrappato ad un pallone di calcio per 18 ore

La sindaca ed il pallone "salvavita"

La corrente lo trascina al largo con un amico e lui sopravvive in mare aggrappato ad un pallone di calcio per 18 ore di seguito prima dei soccorsi

Mezzo miracolo in Grecia, dove un uomo sopravvive in mare e viene salvato dalla Guardia Costiera dopo essere rimasto aggrappato ad un pallone di calcio per 18 ore: la disavventura con lieto fine per un turista macedone nelle acque di Kassandra in Grecia sa facendo il giro dei social, anche se purtroppo il lieto fine c’è stato solo per lui che nei flutti aveva trovato un pallone da calcio e ci era restato aggrappato con la forza della disperazione. Protagonista un 30enne di nome Ivan, che sabato 9 luglio era stato trascinato al largo dalle onde insieme all’amico, Martin Jovanovski.

Sopravvive in mare aggrappato ad un pallone

I compagni di vacanza avevano messo subito in allerta la Guardia Costiera che purtroppo non era riuscita a trovare Jovanovski, per il quale “si è ormai persa ogni speranza”. E Ivan? Lui era stato avvistato domenica 10 luglio, da un elicottero dell’aeronautica militare, vivo. E vivo lo era rimasto grazie al fatto che si era aggrappato ad un salvagente di fortuna: un pallone da beach soccer rosso, giallo e blu. Come quel pallone sia capitato in mezzo ai flutti non si sapeva ancora, quello che si sa è che il suo rinvenimento è stato provvidenziale.

Di chi era quel provvidenziale pallone

Malgrado infatti il pallone fosse quasi sgonfio l’aria al suo interno ha permesso ad Ivan di non scandire quelle ore terribili solo con contrazioni muscolari ma anche con momenti alternati di “riposo”. Presso il centro sanitario di Kassandra Ivan è stato trovato in buone condizioni di salute e la sindaca della città, Anastasia Chalkia, ha pubblicato su Facebook le foto del turista e del pallone. E in queste ore si è risolto anche il “giallo” dell’origine di quel salvifico pallone: è di due fratellini di 11 e 6 anni che ci avevano giocato 10 giorni prima sull’isola di Lemno, prima di perderlo tra le onde.