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Lazio, Stefano Fiore condannato a 1 anno e 11 mesi: omicidio

stefano fiore

Stefano Fiore, ex centrocampista della Lazio, condannato a un anno e undici mesi per omicidio stradale risalente al 16 aprile 2017.

Condanna a un anno e undici mesi con sospensione della pena per l’ex centrocampista laziale Stefano Fiore. L’ex calciatore ha patteggiato il 10 ottobre davanti al gip di Roma. I fatti che gli sono costati una condanna risalgono al 16 aprile 2017, quando ha causato un’incidente stradale che ha provocato la morte di un ragazzo di ventidue anni. Secondo l’accusa il calciatore stava viaggiando “ad una velocità eccessiva in relazione alle condizioni del traffico, della visibilità e della strada, non mantenendo una distanza di sicurezza adeguata dal veicolo che lo precedeva“. Dopo più di un anno dall’accaduto, il Tribunale conferma la colpevolezza di Stefano Fiore e lo condanna a un anno e undici mesi per omicidio stradale.

Omicidio stradale, Stefano Fiore condannato

L’incidente provocato da Stefano Fiore è avvenuto a Roma, sulla via Flaminia, all’altezza del centro Rai di Saxa Rubra. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti l’ex calciatore stava guidando ad alta velocità, con a bordo moglie e figlie, quando la macchina davanti alla sua ha inchiodato. Fiore andava troppo veloce e non rispettava la distanza di sicurezza, così si è andato a schiantare, provocando un tamponamento a catena.

Nell’incidente sono rimaste coinvolte cinque automobili, sono state ferite dodici persone e un ragazzo di ventidue anni è morto. Il giovane viaggiava sul sedile del passeggero nella prima auto coinvolta nel tamponamento. La sua prematura morte ha portato la magistratura ad aprire un fascicolo per omicidio colposo, che si è concluso il 10 ottobre 2018. L’avvocato Ettore Jacobone, difensore di parte civile, ha commentato: “Oggi si chiude una parte della vicenda che ha riguardato i miei assistiti. È un processo che non avremmo mai voluto celebrare per il dolore lo avvolge. Anche perché nessuna sentenza di condanna riuscirà a colmare il profondo dolore in cui vivono tuttora i genitori (della vittima, ndr)”.