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Palermo, Zamparini ufficializza la cessione per 10 euro

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La notizia della cessione è stata resa pubblica attraverso una lettera scritta da Zamparini sul sito ufficiale del Palermo.

Il Palermo Calcio è stato definitivamente venduto ad una società inglese per “la cifra simbolica di 10 euro“. A riportarlo è il sito ufficiale del club attraverso una lettera scritta di proprio pugno dall’ex presidente Zamparini: “Pensando solo al futuro della società e al tifo palermitano ho, con un nodo in gola, firmato la mia uscita dalla proprietà“. È volta al termine un’era iniziata nel lontano 2002 quando l’imprenditore friulano acquisì la squadra siciliana.

La risalita, le critiche e l’abbandono

Grazie a investimenti mirati e, in particolare, alla scelta di Guidolin come allenatore, il Palermo nel 2004 conquistò la Serie A, dove rimase per nove anni consecutivi. Una storia incredibile quella dei rosanero: sei le apparizioni tra Coppa Uefa ed Europa League a cui si aggiunge una finale di Coppa Italia persa contro l’Inter. Innumerevoli anche i campioni che Zamparini riuscì a portare in Sicilia: Amauri, Cavani, Pastore e infine Dybala sono solo alcuni dei top player mondiali esplosi a Palermo.

Nonostante i risultati portati a casa dai rosanero, i tifosi non hanno mai amato molto Zamparini. Considerato un presidente desideroso solo di monetizzare e di mettere in secondo piano i risultati sportivi, Zamparini non è mai riuscito a conquistare la fiducia dei sostenitori della sua squadra. A non aiutarlo il suo carattere fumantino e la sua tendenza quasi compulsiva di cambiare allenatore: in sedici anni alla guida del Palermo ha cambiato tecnico 49 volte, una media di tre cambi all’anno. Il record storico è, infatti, detenuto proprio dal famoso imprenditore: nella stagione 2015/16 furono otto gli esoneri sulla panchina rosanero.

Da anni ormai il club era stato dichiarato in vendita, ora Zamparini ha chiuso l’affare con una compagnia ancora sconosciuta con sede a Londra: “L’obiettivo raggiunto era da tempo quello di trovare interlocutori che proseguissero con più mezzi economici il mio lavoro, con traguardi importanti che si possono raggiungere solo con investimenti che, anche per le tristi mie ultime vicissitudini giudiziarie palermitane, io non ero più in grado di fare“. La lettera scritta dal presidente si conclude con un attestato d’amore per città e tifosi “Pur con la diversità di un uomo del nord ho amato e amo la vostra città ed i vostri costumi. Ogni volta che tornerò vorrei essere accolto come uno di voi“.