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Tifoso ucciso, finisce in manette un capo ultrà dell'Inter

Tifoso ucciso, è stato arrestato Marco Piovella

Marco Piovella, 34 anni, è uno dei leader della Curva Nord. Tra i capi d'accusa ipotizzati nei suoi confronti figura anche quello di omicidio.

Rissa aggravata, lesioni, getto pericoloso di cose e omicidio. Marco Piovella, capo ultrà dell’Inter, è stato arrestato con questi capi d’accusa in relazione agli scontri tra tifosi prima di Inter-Napoli secondo quanto riferisce l’Ansa. Le indagini e gli interrogatori che hanno fatto seguito alle violenze del 26 dicembre (con la morte di Daniele Belardinelli) hanno portato all’arresto, disposto su richiesta della Digos della Questura e della Procura di Milano.

Chi è Marco Piovella

Marco Piovella è nato a Pavia nel 1984 e di professione fa l’imprenditore nell’ambito del lighting design (è laureato al Politecnico). Soprannominato il ‘rosso’ ed esponente di spicco della Curva Nord (in particolare dei Boys San al secondo anello verde del Meazza), è da diversi anni responsabile delle coreografie del tifo nerazzurro. Il 29 dicembre era andato volontariamente in questura per esporre la sua versione della vicenda. Luca Da Ros, uno dei primi tre tifosi arrestati, aveva infatti sostenuto che Piovella era stato l’ispiratore dell’agguato ai sostenitori del Napoli.

Gli scontri vicino a San Siro

Come detto, tra i capi d’accusa ipotizzati c’è anche quello di omicidio. Piovella, denunciato anche per violazione del Daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive), potrebbe aver preso parte (non da solo) in maniera attiva e “più da vicino” agli scontri durante i quali ha perso la vita Daniele Belardinelli. Ciò non vuol dire – precisa l’Ansa – che il leader della Nord sia il guidatore del Suv che ha investito e ucciso il 39enne ultrà del Varese.