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Il papà di Bebe Vio risponde a Manuel Bortuzzo: "Noi ci saremo sempre"

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Manuel Bortuzzo dice di essersi ispirato a Bebe Vio per uscire da questo momento difficile. Il papà dichiara che se avrà bisogno d'aiuto, ci sarà.

Manuel Bortuzzo si era trasferito a Roma dalla sua città Natale, Treviso, per inseguire il suo sogno: diventare un campione del nuoto e partecipare alle prossime Olimpiadi. Il 2 Febbraio scorso il suo sogno si è interrotto. Manuel è rimasto paralizzato a causa di un proiettile vagante sparato da due uomini in cerca di vendetta per ragioni ancora da accertare.

Il 20enne trevigiano ha trovato forza e ispirazione in un’altro personaggio dello sport italiano: “Non so perché, ma in questi giorni la prima persona che mi è venuta in mente è stata Bebe Vio”.

Parla Ruggero Vio

E se la pluricampionessa paraolimpica ha deciso di rispondere con il silenzio alle parole di Manuel, suo padre, Ruggero Vio, ha voluto rilasciare delle dichiarazioni al riguardo: “Bebe è contenta che Manuel l’abbia citata come esempio, anche perché in questo momento il ragazzo ha assolutamente bisogno di fare riferimento a qualcosa che è successo davvero e non a vaghe speranze. Purtroppo sappiamo bene che, dopo un primo momento in cui il mondo sembra non interessarsi di altro, poi l’attenzione può andare scemando e le presenze possono diradarsi”.

Ruggero Vio ha voluto quindi sottolineare come continuerà a essere presente per Manuel, anche quando i media si concentreranno su altre notizie: “L’onlus che porta il nome di Bebe ci sarà ancora, come c’è stata in tutti questi anni, accanto a tutti i casi simili a quello che ha toccato mia figlia”. Vio continua dicendo: “In questo momento sarebbe una esibizione farsi vivi con la famiglia Bortuzzo, ma stiano sicuri che da noi arriverà sicuramente un aiuto”.