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Marchisio, il ritiro: la conferenza stampa d'addio allo Stadium

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Claudio Marchisio dice basta: l'ex centrocampista della Juventus annuncia in conferenza stampa il suo addio al calcio.

Infine, eccolo. Anche per Claudio Marchisio è arrivato il giorno più temuto nella vita di una calciatore. Il centrocampista di cuore e fede juventina ha deciso di dire basta. Troppi (e insopportabili) i problemi fisici che lo tormetavano per tentare un’altra avventura. Non Italia, quello era certo fin dall’inizio. In Serie A Marchisio vuole essere ricordato solo con la maglia bianconera. La maglia che ha indossato per oltre 20 anni, partendo dalle giovanili e con la quale ha vinto 7 scudetti, 4 Coppa Italia, 3 Supercoppe Italiane e un campionato di Serie B.

Durante la sua carriera aveva ‘tradito’ la Juventus soltanto in due occasioni. Nel 2007-2008, quando decise di andare a Empoli e al termine della stagione 2018-2019, accettando la decisione dei bianconeri di escluderlo dalla rosa. Per questo, disse si alla corte dello Zenit San Pietroburgo e si trasferì in Russia. In quella stagione, tra l’altro, Marchisio vinse il campionato russo.

L’annuncio ufficiale del ritiro verrà dato giovedì 3 Ottobre 2019 alle ore 15, presso lo Juventus Stadium di Torino, “casa” del giocatore. Marchisio ha infatti convocato i giornalisti presso la sala “Gianni e Umberto Agnelli” dell’Allianz Stadium.

Ritiro Marchisio, la conferenza stampa

Claudio Marchisio, emozionato, va dritto al punto: “Ho deciso di ritirarmi, non è stata una decisione facile”. L’ex centrocampista della Juventus continua dicendo: “Ho realizzato un sogno nella mia vita. Negli ultimi mesi la mia testa c’era ma il mio corpo non girava più come prima. Ho cominciato a riflettere. Non è importante l’età che uno ha, potevo avere 40 anni, ma quello che uno si sente”.

Il 33enne ricorda come durante la sua carriera abbia vinto tantissimo, sempre insieme ai suoi compagni. Queste emozioni rimarranno sempre dentro di lui. “Voglio ringraziare la mia famiglia” ha detto “che mi è stata sempre vicina, mia moglie e i miei figli. Sono un ragazzo di Torino che voleva realizzare il sogno di giocare con la sua squadra del cuore”.

Al futuro per il momento non ci pensa: “La mia famiglia mi ha insegnato a non avere paura del futuro. Non so ancora cosa farò. negli ultimi anni ho iniziato attività fuori dal calcio ma non so ancora cosa farò. Ora voglio prendermi del tempo per rilassarmi e pensare”. Molto a legato ai tifosi, confida che non dimenticherà mai il loro affetto.

Un rimpianto? La finale di Berlino contro il Barcellona in Champions. “Vorrei rigiocare quella partita. Neanche tutta, mi basterebbe rigiocare una parte del secondo tempo” dice Marchisio. La Coppa dalle grandi orecchie rimane un sogno spezzato anche a distanza di anni.

Impossibile non fargli una domanda sul prossimo Inter-Juventus. “Sarà un match importantissimo ma non decisivo. Certo vincere questo tipo di partite ti dà uno slancio fondamentale”. Inoltre, in presenza della sua famiglia seduta in prima fila, Marchisio allarga il discorso anche sul calcio italiano, di come qualcosa stia cambiando: ora si vedono più giovani in campo. “All’Inter per esempio Barella e Sensi stanno dimostrando di valere. C’è bisogno di riportare la Nazionale a grandi livelli e negli ultimi anni si sta facendo un gran lavoro in questo senso”.