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Sebino Nela: "Per il tumore ho pensato anche al suicidio"

Sebino Nela tumore

Sebino Nela si è lasciato andare ad una lunga intervista sul tumore da cui è colpito e sul modo in cui ha affrontato negli anni la malattia.

Sebastiano Nela, per i tifosi della Roma Sebino, ha raccontato la sua lotta contro un tumore di cui soffre da anni, spiegando come l’ha affrontato e cos’ha dovuto passare nell’ultimo periodo.

Sebino Nela sul tumore

L’ex difensore della Roma ha innanzitutto specificato cosa l’ha colpito esattamente: “Ho il retto addominale aperto, le viscere spingono, mi esce sempre questo bozzo non bellissimo da vedere. Devo fare pulizia di un po’ di schifezza e mettere una rete di protezione“. Nei due anni di chemio ha raccontato di aver avuto degli attacchi ischemici e di aver persino pensato al suicidio, gesto che non ha mai avuto il coraggio di compiere.

Un periodo senz’altro difficile, perché come ha spiegato è una malattia che una volta giunta non se ne va più: “Pensi di aver vinto e poi scopri che a distanza di sei, sette, otto anni ritorna come realtà o come minaccia“. Anni in cui non ha negato di essere crollato in lunghi pianti pensando al rischio di morire, che ora è riuscito a metabolizzare affermando di essere soddisfatto di tutto ciò che ha fatto, di non avere rimpianti e di essere pronto a tutto.


Nela ha anche menzionato due altri protagonisti del mondo calcistico anch’essi colpiti da una grave malattia, ovvero Vialli e Mihajlovic. Ha dichiarato che al secondo manda messaggi attraverso il loro amico comune Vincenzo Cantatore e che con il primo era in camera insieme al mondiale di Messico ’86.

Riguardo a quest’ultimo ha inoltre affermato di averlo incontrato durante una partita Roma-Juventus e di aver scambiato queste parole dopo averlo abbracciato: “Guarda che non si molla“, “Nemmeno di un millimetro“.