sergiodilino I servizi di print on demand online sono numerosi e diversissimi tra loro: ecco alcune regole di buon senso per evitare cattive sorprese quando li si usa.
Per quanto possa apparire poco credibile, stampare foto online è una delle attività più praticate dagli internauti. Sembrava che l’avvento dei social network, con i loro potenzialmente sterminati archivi virtuali, avesse destinato la stampa di immagini in una nicchia di dimensioni sempre più contenute, ma non è così. La stampa di fotografie non ha perso il suo fascino primordiale, lo ha semplicemente diversificato e, in una certa misura, spostato. Se prima, in epoca analogica, era la qualità della stampa – elemento non secondario rispetto allo sviluppo del negativo – a fare la differenza, oggi è soprattutto la scelta del supporto. È lì, infatti, che si annidano le personalizzazioni più ardite: cuscini, lenzuola, berretti di ogni foggia, biglietti di auguri, cornici, e chi più ne ha più ne metta. Ma quali accorgimenti adottare per ottenere delle stampe di foto online di qualità? Dato che i siti di stampa online si sono moltiplicati come funghi, ecco alcuni suggerimenti.
– Indagare sulla rete in merito alla “reputazione” di ogni singolo sito. Spesso gli utenti più attivi scrivono vere e proprie recensioni.
– Verificare più di un sito, anzi, verificarne il maggior numero possibile, e fare delle comparazioni qualità-prezzo.
– Attenzione ai materiali. Alcuni siti utilizzano materiali migliori di altri, specialmente quando si parla di elementi morbidi (ad esempio cuscini). Anche in questo caso, reputazione e commenti dei clienti sono di grande aiuto.
– Guardare con sospetto a promozioni troppo convenienti. Nessuno lavora in perdita, e se il prezzo è troppo basso c’è qualcosa che non va.
– Non esagerare con gli effetti grafici: un conto è la suggestione del rendering online, ma dal vero è un’altra cosa.
– Verificare se nel sito del servizio esiste una policy di sicurezza che assicura come siano state rispettate tutte le norme e i protocolli di sicurezza (ad esempio, utilizzo di materiali e colori atossici).
