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Sotto attacco Stepanakert, capitale del Nagorno Karabakh: le ultime notizie

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Stepanakert, capitale del Nagorno Karabakh, colpita da violenti bombardamenti da parte delle forze dell’Azerbaijan

Il conflitto tra Armenia e Azerbaijan, nato nel 1921 per ragioni strategiche, sfociò in una guerra nel 1992, con la creazione dell’Artsakh. L’Azerbaijan rivendica il territorio secondo i trattati, mentre gli armeni invocano il diritto all’autodeterminazione.

Attacco a Stepanakert: causa del conflitto tra Armenia e Azerbaijan

Dopo ripetuti scontri, nel settembre 2020 le forze azere hanno conquistato gran parte della regione, inclusa una via cruciale tra l’Armenia e il Nagorno Karabakh.

Nel dicembre 2020, il corridoio di Lachin è stato chiuso, causando tensioni. Nel giugno 2021, il passaggio di cibo e medicinali è stato vietato, portando a una grave crisi umanitaria in Armenia. Recenti dispiegamenti militari hanno condotto ad attacchi con droni e artiglieria.

La crisi ha provocato varie reazioni, con richieste di cessate il fuoco da parte del Nagorno Karabakh e preoccupazione da parte degli Stati Uniti.

Infatti, come riporta tg24.sky.it, il segretario di Stato americano Antony Blinken ha espresso la preoccupazione degli Stati Uniti: “L’Azerbaijan deve fermare subito le ostilità”.

La comunità politica internazionale sollecita al dialogo

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha sollecitato l’Azerbaigian a interrompere immediatamente le operazioni militari per facilitare un dialogo tra Baku e la comunità armena del Nagorno Karabakh.

Nel frattempo, a New York, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha tenuto un incontro con Jeyhun Bayramov, omologo azero, sottolineando l’importanza del dialogo e dell’approccio moderato per giungere a una soluzione diplomatica.

L’attuale situazione nel Nagorno Karabakh, che ha già causato numerose vittime tra la popolazione civile, compresi bambini, suscita preoccupazioni sul possibile allargamento del conflitto anche alla Repubblica d’Armenia. Il Caucaso è a rischio di precipitare in un’escalation di violenza e distruzione.