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USA, lanciato nuovo allarme per le auto elettriche cinesi: potrebbero spiarci

Auto elettrica Cina

Non si ferma l'ostilità degli Stati Uniti nei confronti delle auto cinesi elettriche e, dopo i nuovi dazi, questa volta arrivano nuovi sospetti che potrebbero portarne allo stop.

Le auto cinesi elettriche sono il nuovo bersaglio degli Stati Uniti, come sottolineato anche dai recenti dazi su questa categoria di prodotti. Ma nuove dichiarazioni sembrano suggerire come gli USA siano preoccupati non solo al lato economico della questione, ma anche per quanto riguarda quello della sicurezza.

Nuovo stop per le auto cinesi?

Forse i recenti dazi che hanno aumentato sensibilmente il prezzo delle auto elettriche cinesi negli Stati Uniti potrebbero essere solo l’inizio. In ogni caso il mondo politico del paese sembra essere particolarmente preoccupato sulla questione e, stando ad alcune recenti dichiarazioni, non solo a livello economico.

In passato il governo ha spesso spiegato come i dazi attuati fossero necessari per mantenere una certa competitività con le industrie americane. Mentre di recente sono state lanciate delle ipotesi che riguardano la sicurezza.

Soprattutto il senatore repubblicano Lindsey Graham ha dichiarato come le auto cinesi elettriche potrebbero essere dei veri e propri “laboratori mobili per lo spionaggio. Ma nemmeno la segretaria al Commercio degli Stati Uniti Gina Raimondo è stata clemente sulla questione, ribadendo come queste automobili siano degli “iPhone sulle ruote“.

Ma Raimondo si è spinta oltre e, quasi dipingendo uno scenario da fantascienza, ha aggiunto di immaginare un mondo dove ci sono tre milioni di auto cinesi in circolazione sulle strade americane, con Pechino che è libera di decidere di spegnerle tutte nello stesso momento. Insomma, tali accuse non fanno che peggiorare i rapporti già tesi tra USA e Cina sull’argomento.