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Strage Bologna, protesta contro ministro Galletti: "Governo scorretto"

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Stamane, in occasione dell'anniversario della strage di Bologna, l'associazione familiari delle vittime ha lasciato l'aula per protesta contro il governo

In occasione del trentasettesimo anniversario dalla strage di Bologna, a Bologna l’associazione dei familiari delle vittime della strage hanno protestato contro il ministro Galletti. I membri dell’associazione hanno lasciato l’aula del Consiglio Comunale prima che il ministro, in rappresentanza del governo, prendesse la parola.

La protesta dell’associazione familiari delle vittime

Stamattina, a Bologna, durante la commemorazione della strage avvenuta nel capoluogo emiliano il 2 agosto 1980, i componenti dell’associazione familiari delle vittime hanno lasciato l’aula comunale poco prima che il ministro Gian Luca Galletti cominciasse a parlare. In questo modo, hanno voluto mostrare il loro disappunto nei confronti del governo, che, secondo loro, non si sta più preoccupando di dare risposte valide all’attentato avvenuto alla stazione di Bologna 37 anni fa.

I familiari delle vittime sono usciti in modo composto dall’aula del Consiglio Comunale, senza creare disordini, guidati dal loro presidente. In seguito, si sono riuniti nel cortile del Palazzo comunale, attendendo che si formasse il corteo diretto verso la stazione, che oggi manifesterà proprio per la commemorazione della strage e delle vittime.

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione si è espresso, affermando che, di per sé, loro non hanno nulla contro Galletti, ma “rappresenta un governo scorretto“. Ha proseguito, poi, affermando che quella dei familiari delle vittime “E’ un’associazione che rispetta le istituzioni, però le istituzioni non ci rispettano“.

Le dichiarazioni del ministro Galletti

Galletti, costernato dagli eventi di oggi, ha poi cercato di fare chiarezza sulle azioni del governo e su ciò che sta portando avanti, sebbene con lentezza: “Posso comprendere l’insoddisfazione dei familiari, sappiamo che la strada è ancora lunga, ma si sta continuando a lavorare per dare risposte e si sono fatti dei passi avanti. Conosco bene le richieste dell’associazione nei confronti della presidenza del Consiglio. Penso al tema della declassificazione degli atti e alle questioni relative ai benefici assistenziali e previdenziali. La desecretazione è un processo lungo, sono stati fatti alcuni passi avanti, sta per completarsi il trasferimento degli atti all’archivio centrale, sono state trovate le risorse, ci sono certamente altri ostacoli da superare, ma dobbiamo andare avanti. Anche sulle tutele previdenziali alcuni passi sono stati fatti, ma sappiamo che non basta”.

Non si sa, quindi, quando né come verranno portate a termine e realizzate le richieste dell’associazione, che continua a mostrare il suo indegno per il governo, il quale rimane indifferente alla situazione e non si sta impegnando nello scioglimento dei nodi che ancora intrecciano i tragici eventi del 2 agosto 1980.

Intanto, ricordiamo che oggi la Rai ha dedicato tutto il suo palinsesto alla commemorazione della strage di Bologna e alla ricostruzione degli eventi che sono successi nel giorno dell’attentato e in quelli successivi. Numerosi sono gli speciali e i le foto e i video originali che verranno resi di dominio pubblico, disponibili per il ricordo della strage.