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Strage Las Vegas, 59 morti: l'Isis rivendica ma Fbi smentisce

Las Vegas

Continua a crescere il bilancio delle vittime della strage di Las Vegas: il numero dei morti è salito a 59, mentre i feriti sono 527

Continua a crescere il bilancio delle vittime della strage di Las Vegas. Secondo quanto riferito dalla polizia, infatti, il numero dei morti è salito a 59, mentre sono in tutto 527 le persone che sono rimaste ferite.

Strage di Las Vegas, continua a salire il bilancio delle vittime e dei feriti

Cresce il numero delle vittime della strage avvenuta ieri a Las Vegas. Secondo quanto è stato riferito dalla polizia, infatti, nel corso dell’aggressione al momento sono morte 59 persone, mentre altre 527 sono rimaste ferite.

L’aggressione è successa ieri, con un uomo, Stephen Paddok, che ha cominciato a sparare contro la folla presente ad un concerto dal trentaduesimo piano dell’hotel Mandalay Bay. Tra le vittime ci sono anche due agenti di polizia, che in quel momento erano fuori servizio e stavano assistendo al Festival.

La polizia, inoltre, ha trovato tra la camera d’albergo e l’abitazione dell’aggressore almeno quarantadue armi da fuoco, tra pistole e fucili. Nella camera d’albergo, in particolar modo, sono stati rinvenute 23 armi. Nella sua auto, invece, Paddok aveva del nitrato di ammonio, un composto chimico utilizzato anche per produrre alcuni esplosivi.

Ma non solo. Lo sceriffo ha rivelato che gli agenti della polizia hanno trovato nell’abitazione e nell’auto del killer anche un determinato quantitativo di tannerite, un particolare tipo di esplosivo formato da una miscela di nitrato e percolato di ammonio.

L’Isis rivendica l’attacco

Fin da subito la polizia ha dichiarato che si trattava dell’azione di un lupo solitario e che non si trattava di un attentato terroristico. In realtà, l’Isis ha rivendicato l’attacco con un comunicato apparso sul web, almeno secondo quanto è stato riportato da Site, il sito che monitora da vicino le azioni jihadiste.

Nel comunicato dello Stato Islamico infatti si può leggere: “L’esecutore dell’attacco a Las Vegas è un soldato dell’Isis. Ha eseguito l’operazione in risposta all’appello a prendere di mira i Paesi della coalizione”. Alcune fonti investigative però smentiscono che vi sia un legame tra il killer di Las Vegas con gruppi del terrorismo internazionale. Notizia confermata anche dall’Fbi: non c’è nessun tipo di connessione tra l’aggressore, Stephen Paddok, e le organizzazioni internazionali terroristiche.

Paddok si era convertito all’Islam quattro mesi fa, almeno secondo quanto riferito dai media americani citando alcune fonti investigative. Inoltre, sempre secondo la stampa americana, l’aggressore dopo essersi era diventato Samir Al-Hajib. Ma per il momento di questa notizia non c’è una conferma ufficiale.