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Stupri di Rimini, Polonia chiede estradizione dei 4 violentatori

Polonia chiede l'estradizione

La Polonia chiede l'estradizione degli stupratori di Rimini per poterli processare secondo le loro leggi. Le pene per i reati simili vanno dai 20 anni in su.

Polonia chiede l’estradizione degli stupratori

La Polonia chiede l’estradizione dei 4 stupratori all’Italia dopo aver avuto la conferma che tutti i ricercati sono stati arrestati. Patryk Jaki, viceministro della Giustizia di Varsavia, prima ancora di sapere chi erano gli aggressori disse che la punizione da applicare era la pena di morte e la tortura. Questo secondo Jaki deve essere fatto come esempio per tutti gli altri che potrebbero avere le stesse intenzioni e quindi cercare di intimorirli. Gli aggressori minorenni sono 2 fratelli marocchini di 15 e 16 anni e un nigeriano di 17. L’ultimo arrestato dalla Polizia di Rimini è, invece, un congolese di 20 anni che ha richiesto asilo nel nostro paese. I minorenni si trovano nel carcere minorile di Bologna in via del Pratello. Il ragazzo maggiorenne, invece si trova nel carcere di Rimini. Per tutti i ragazzi le accuse che pendono su di loro sono di rapina aggravata, lesioni aggravate e violenza sessuale. In Polonia, invece le pene sono molto più aspre, infatti vanno dai 20 anni in su per i capi d’accusa.

Chi sono gli stupratori

Per lo stupro della ragazza polacca e della transessuale e l’aggressione del fidanzato sulla spiaggia di Miramare a Rimini sono stati arrestati 4 stranieri. L’unico nome che è stato divulgato degli aggressori è quello del ragazzo congolese di vent’anni Guerlin Butungu richiedente asilo. Tramite internet si è scoperto che il congolese non se la passava poi così male e non soffriva di fame. Sul suo profilo social si vedono, infatti foto di lui con indosso abiti, scarpe e accessori firmati, che un normale richiedente asilo non si potrebbe permettere. Esso è ospitato da un centro accoglienza migranti a Pesaro Urbino precisamente a Cagli. Il luogo dove passava le giornate era molto bello e pieno di comfort, come constatato dai video del suo amico. Il ragazzo sbarcato a Lampedusa nel 2015 ha il permesso di soggiorno per ragioni umanitarie e gli scadrà nel 2018.

Polonia chiede l'estradizione

Cosa è accaduto quella sera

Nella notte tra il 25 e il 26 agosto sulla spiaggia Miramare di Rimini, intorno alle quattro, una coppia di ventisei anni polacca è stata avvicinata da 4 ragazzi neri in modo amichevole. Ad un tratto i quattro uomini hanno picchiato il ragazzo rendendolo innocuo e violentando ripetutamente la ragazza. Non bastasse come ricostruito grazie al suo racconto i ragazzi gli avrebbero buttato dell’acqua sulla faccia per svegliarla e ricominciare. La Polizia attraverso il racconto della ragazza polacca hanno iniziato a guardare le telecamere vicine al luogo dell’aggressione. Essi scoprono che nella stessa notte era stato aggredito e violentato anche un transessuale sulla Statale. Il transessuale ascoltato dagli inquirenti, che si occupano delle indagine, aiuta in modo molto preciso gli agenti a capire i particolari e ad identificare i quattro ragazzi stranieri che quella notte avevano violentato lei e la ragazza polacca. Grazie al grande aiuto ricevuto la Polizia impiega poco tempo a trovare e ad arrestare tutta la banda. Così facendo hanno potuto dare giustizia alle vittime e liberare la città dalla paura che si era creata.