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Suicidio assistito, Sibilla Barbieri è morta in Svizzera

lutto

L'associazione Coscioni ha reso noto che la regista e attrice Sibilla Barbieri è morta in Svizzera: la decisione sul suicidio assistito

Era malata oncologica terminale e aveva deciso per il suicidio assistito: così è terminata la vita dell’attrice e regista italiana di grande talento Sibilla Barbieri. La 58enne è stata accompagnata in clinica dal figlio e da Marco Perduca che ora rischiano il carcere: “Si autodenunceranno“. “Questa è una discriminazione gravissima tra i malati oncologici e chi si trova anche in altre condizioni non terminali” – aveva spiegato la regista nel video pubblicato sui social prima del suo ultimo viaggio – “Per questo ho deciso liberamente di ottenere aiuto andando in Svizzera perché possiedo i 10mila euro necessari e posso ancora andarci fisicamente”.

Suicidio assistito, morta Sibilla Barbieri: il viaggio

A renderlo noto, attraverso un comunicato, è stata questa mattina l’associazione Luca Coscioni: Sibilla Barbieri è morta in Svizzera per suicidio assistito. “Dopo essersi autosomministrata il farmaco letale in una clinica svizzera Sibilla Barbieri ha potuto vedere le sue volontà rispettate– si legge nel messaggio. L’Asl a cui faceva riferimento l’attrice le aveva comunicato il rifiuto di usufruire dell’aiuto medico alla morte volontaria e, così, era stato deciso il viaggio oltre il confine italiano, in Svizzera. Con lei c’erano il figlio e Marco Perduca, che adesso rischiano fino a 12 anni di carcere.

Suicidio assistito, morta Sibilla Barbieri: l’autodenuncia

Nel medesimo comunicato già citato in precedenza, l’associazione Coscioni spiega anche la situazione dei due accompagnatori della Barbieri: Si autodenunceranno presso i Carabinieri del Comando Stazione Roma Vittorio Veneto, Via Barberini, 1. Anche Marco Cappato, si autodenuncerà in quanto legale rappresentante dell’Associazione Soccorso Civile che ha organizzato e sostenuto il viaggio di Sibilla Barbieri. Ad accompagnarli Filomena Gallo, legale difensore e Segretario Nazionale dell’Associazione Luca Coscioni e coordinatrice del collegio legale di studio e difesa“.