Argomenti trattati
Sul caso di Greta Beccaglia parla Paola Ferrari che ospite in radio a Un giorno da Pecora racconta: “Ho vissuto anch’io quei momenti”. La giornalista sportiva ha spiegato di aver lavorato in passato anche con Giorgio Micheletti e che lei avrebbe reagito in maniera diversa di Greta, ma pur sempre con l’incognita delle violenza incombente fuori dagli stadi.
Caso Beccaglia parla Paola Ferrari: “Per tanti anni anch’io sono stata fuori dagli stadi”
Ha spiegato la Ferrari: “Voi mi vedete adesso da tanto nei programmi, ma io i primi 15-20 anni li ho fatti nei campi. Ho lavorato anche con Giorgio Micheletti, che è il protagonista un po’ in negativo della vicenda. Io stavo fuori dagli stadi, poi anche per la Rai l’ho fatto per tanti anni”.
“Sono contenta del clamore, così i vigliacchi ci penseranno due volte”: sul caso Greta Beccaglia parla la Ferrari
E ancora, dando un giudizio su quanto accaduto qualche giorno fa a Beccaglia: “Da una parte sono molto contenta che ci sia questo clamore così qualcuno ci penserà un’altra volta a comportarsi in questo modo vigliacco, dall’altra parte sono stupita perché queste cose sono sempre successe”. Poi ha raccontato: “Anche a me? Assolutamente, certo che mi è successo. Perché quando stai fuori da una finale di Champions League, ti capitano queste cose. Ti dicono di tutto, che ti mettano le mani addosso è molto più grave. Purtroppo nella calca capita, è capitato spesso”.
La “borsettata” che Paola Ferrari avrebbe dato se avesse vissuto il caso di Greta Beccaglia
Ha spiegato la Ferrari: “Quando vedono una telecamera questi personaggi da branco si esaltano, sono dei vigliacchi, verso una donna è ancora più facile. Io gli avrei dato una bella borsettata, bella forte, sono una fumantina, mi conoscete”. Poi però ammette: “Devo dire che oggi è pericoloso farlo, trovi anche i violenti che ti mettono le mani addosso, che poi magari reagiscono”.