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Supporto formazione e lavoro, Calderone: "Fare di tutto per chi non può lavorare"

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Supporto formazione e lavoro, la ministra Calderone: "Non siamo alla vigilia di una bomba sociale".

Dopo la fine del reddito di cittadinanza, gli interessati potranno contare su un nuovo sistema appositamente approntato dal Governo: il Supporto formazione e lavoro. Stiamo parlando del nuovo Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl). Si tratta della piattaforma per l’incrocio tra domanda e offerta di fomazione lavoro che sarà attiva dal 1° settembre. A presentarla in data 30 agosto, il ministero del Lavoro e delle Politiche, con la ministra Marina Calderone.

Calderone: “Situazione gestibile”

Marina Calderone ha spiegato, tramite alcune dichiarazioni riportate da SkyTg24: “Siamo alla vigilia di una bomba sociale? No, assolutamente no perché i numeri ci dicono che la situazione è assolutamente gestibile”. Ha inoltre tenuto a sottolineare: “Questo Paese non può permettersi di non fare di tutto per chi può lavorare”.

A chi spetta il Supporto formazione e lavoro?

Il Supporto è destinato alle persone che terminano il periodo di percezione del Reddito di Cittadinanza. Nel corso dell’ultimo luglio, sono state inviate dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) circa 188.000 notifiche di interruzione dei pagamenti alle famiglie che hanno raggiunto il limite massimo di sette mensilità nel corso del 2023. Questa cessazione riguarda i nuclei familiari che non includono minori, individui con disabilità o persone sopra i 60 anni e che non hanno ricevuto assistenza dai servizi sociali.

Come e quando informarsi

Le domande per il Supporto formazione e lavoro potranno essere presentate a partire da inizio settembre tramite il sito web dell’Inps o attraverso i patronati. Tuttavia, a partire dal 1° gennaio 2024, questa opportunità si amplierà ulteriormente e sarà possibile utilizzare anche i Centri di Assistenza Fiscale (Caf) come canale per l’invio delle domande.