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Taxi, l'Antitrust ai Comuni: "Aumentare il numero delle licenze"

Antitrust chiede ai Comuni di aumentare le licenze dei taxi

L'Antitrust ha segnalato a diversi Comuni l'esigenza di aumentare il numero delle licenze dei taxi, puntando anche sulla flessibilità dei turni.

L’Antitrust ha segnalato a diversi Comuni l’esigenza di aumentare il numero delle licenze dei taxi, dando maggiore importanza anche alla flessibilità dei turni.

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L’Antitrust ha segnalato ai Comuni la necessità di aumentare il numero delle licenze dei taxi e la flessibilità dei turni, viste le criticità riscontrate a Milano, Napoli, Roma e Firenze. L’Autorità ha riscontrato un’offerta carente anche a Palermo, mentre non ci sarebbero problemi a Torino, Genova e Bologna. La richiesta è di adeguare il numero di licenze alla domanda, con un aumento oltre il 20%. Ad agosto 2023 era stata inviata una prima richiesta di informazioni ai Comuni con le situazioni più critiche, ovvero Milano, Roma e Napoli, e alle principali cooperative e piattaforme per la prenotazione dei taxi. A novembre il Comune di Milano aveva deliberato un bando per 430 nuovi taxi.

Una volta terminata l’analisi, l’Autorità ha inviato una segnalazione agli stessi Comuni, in cui si evidenziano alcune importanti criticità come l’insufficienza delle licenze rispetto alla domanda e un’eccessiva rigidità del regime dei turni. Il 17 novembre 2023 l’Autorità aveva rivolto un’altra richiesta di informazioni a Bologna, Firenze, Genova, Torino e Palermo. In quest’ultima città erano emerse una carenza dell’offerta e un’assenza di controlli e misure di regolamentazione flessibile dei turni, mentre a Firenze è stata riscontrata la mancanza di un meccanismo di monitoraggio sull’erogazione e sulla qualità del servizio.

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L’Antitrust propone l’adozione di alcune misure per correggere le varie criticità. Prima di tutto parla di adeguare il numero delle licenze alla domanda, spingendo l’aumento oltre il tetto del 20% fissato in via straordinaria dal decreto Asset, adottando in tempi brevi i bandi di concorso pubblico. Inoltre, l’Autorità segnala l’importanza di rendere stabile ed effettivo il monitoraggio sulla qualità del servizio, chiedendo alle cooperative di taxi le informazioni necessarie per stabilire se il numero di licenze è sufficiente.