> > Tensioni Cina-Filippine, l'accusa di Manila: "provocazione deliberata"

Tensioni Cina-Filippine, l'accusa di Manila: "provocazione deliberata"

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Le Filippine hanno accusato le navi della guardia costiera cinese di essersi scontrate volontariamente con le proprie imbarcazioni

Le imbarcazioni filippine erano in missione di rifornimento in una zona del Mar Cinese Meridionale. L’incidente è il più grave mai avvenuto nelle acque intorno alle contese Isole Spratly.

Le accuse delle Filippine alla Cina

Pechino ha dichiarato che le imbarcazioni filippine hanno “urtato pericolosamente” le navi della guardia costiera e i pescherecci cinesi che pescavano in quella zona. L’ambasciata cinese a Manila ha affermato anche di aver presentato un reclamo alle Filippine per lo “sconfinamento” delle sue imbarcazioni e ha invitato il governo a smettere di “causare problemi e provocazioni” in mare. Funzionari del consiglio di sicurezza nazionale, del Ministero della Difesa e delle forze armate filippine hanno stigmatizzato le azioni della guardia costiera cinese. Il Ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore, Huang Xilian, per “condannare l’atto sconsiderato e illegale del governo cinese“.

La posizione degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno formalmente espresso preoccupazione, schierandosi con gli alleati. Il Ministero degli Esteri cinese ha, però, affermato che la dichiarazione degli USA ignora i fatti. Il segretario alla Difesa delle Filippine, Gilberto Teodoro, ha annunciato in una conferenza stampa: “Le navi della Guardia costiera e della milizia marittima cinese, in palese violazione del diritto internazionale, hanno molestato e colpito intenzionalmente” le imbarcazioni di Manila. “Si tratta di una grave escalation delle attività illegali condotte dal governo cinese nel Mar delle Filippine Occidentali in totale disprezzo di qualsiasi norma o convenzione del diritto internazionale” ha aggiunto dopo aver partecipato ad una riunione sulla sicurezza convocata dal Presidente Ferdinand Marcos Jr. Il segretario alla Difesa ha anche riconosciuto “il sostegno dei nostri alleati e delle nazioni che la pensano come noi, come gli Stati Uniti, il Giappone, l’Australia, la Germania, il Canada, i Paesi Bassi, il Regno Unito e l’Unione Europea, nel condannare l’aggressione e le azioni espansionistiche della Cina“.

La dinamica dell’incidente

La collisione è solo l’apice di un conflitto decennale. Domenica 22 ottobre, nei pressi dell’atollo Second Thomas Shoal, la poppa di una nave della guardia costiera cinese si è scontrata contro il ponte dell’imbarcazione filippina. La collisione ha provocato dei danni allo scafo di quest’ultima. La barca stava trasportando rifornimenti verso la Brp Sierra Madre, un relitto della Seconda guerra mondiale utilizzato da Manila come base per la Marina militare.