> > Testamento Berlusconi: come sarà: potrà essere impugnato?

Testamento Berlusconi: come sarà: potrà essere impugnato?

Berlusconi Silvio

Un lascito testamentario di quasi sei miliardi di euro quello di Silvio Berlusconi: chi c'è tra gli eredi insieme ai figli?

Tic tac, tic tac. Ogni giorno che passa dalla morte di Silvio Berlusconi (scomparso lo scorso 12 giugno all’età di ottantasei anni) è un giorno che si sottrae all’attesa per l’apertura del suo testamento. Un lascito che, se si considera l’intero patrimonio, è stimato da Forbes a quasi sei miliardi di euro.

Qualche anteprima

Per dovere di cronaca, è bene specificare che sull’entità del lascito e sulla spartizione dell’eredità del Cavaliere non vi sono al momento notizie certe. Ciò che si sa è che a beneficiarne sarà anche Marta Fascina che, sebbene esclusa dalla successione in quanto coniuge non ufficiale di Silvio Berlusconi, potrebbe ricevere fino a cento milioni di euro oltre a una villa e alla possibilità di mantenere la residenza ad Arcore. Secondo alcune indiscrezioni, ad avere in mano il testamento sarebbe lo storico notaio della Fininvest e del Milan Arrigo Roveda.

Testamento: olografo, pubblico e segreto

Qual è la forma più utilizzata? A spiegarlo a Quotidiano Nazionale è il notaio Vincenzo Papi:

«Il testamento olografo deve essere scritto interamente di mano dal testatore, datato e sottoscritto. Rappresenta probabilmente la forma di testamento più utilizzata per disporre del proprio patrimonio per il tempo successivo all’apertura della successione. Il testamento pubblico e il testamento segreto sono invece forme di testamento che prevedono l’intervento del notaio. Nel testamento pubblico il testatore, in presenza dei testimoni, dichiara le sue volontà al notaio il quale le riduce in scritto, conferendo alle medesime una precisa qualificazione giuridica. Il testamento segreto può invece essere scritto dal testatore o da un terzo ed è consegnato dal disponente al notaio, il quale lo riceve in deposito nei suoi atti con un verbale dotato di particolari formalità. In questo caso il notaio non conosce il contenuto delle disposizioni testamentarie. Sicuramente il testamento segreto è il meno utilizzato fra quelli disciplinati dal legislatore».