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TikTok, si ipotizza stop per dipendenti pubblici in Italia. Zangrillo: "Decideremo a breve"

TikTok Paolo Zangrillo

Lo stop di TikTok per i dipendenti pubblici potrebbe riguardare anche l'Italia. Il ministro Zangrillo annuncia un vertice già in settimana.

Lo stop dell’utilizzo di TikTok per i dipendenti della commissione europea , ha portato anche Roma a valutare una decisione analoga.

Il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, in una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”, ha fatto sapere che a breve dovrebbe tenersi un vertice nel quale verrà effettuata una valutazione in tal senso: “Su questo argomento si sta già impegnando il Copasir, ma è evidente che il mio ministero, avendo 3,2 milioni di dipendenti, è fortemente coinvolto”, è quanto ha spiegato a tale proposito il ministro Zangrillo.

TikTok, Paolo Zangrillo sullo stop per i dipendenti della Pubblica Amministrazione: “L’argomento è arrivato all’ordine del giorno”

Paolo Zangrillo ha proseguito che già nei prossimi giorni il Governo potrebbe prendere una decisione, precisando che dovranno essere valutati i rischi alla sicurezza nazionale che l’utilizzo di TikTok potrebbe comportare: “L’argomento è arrivato all’ordine del giorno da poco. Già la prossima settimana dovremo confrontarci e cercare di arrivare a una sintesi”, ha annunciato il ministro.

Salvini: “Bloccare TikTok? Sono contrario ad ogni tipo di censura”

Nel frattempo il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, attraverso un cinguettio su Twitter si è detto perplesso riguardo ad una decisione di questo tipo: “Bloccare TikTok? E’ un interrogativo che coinvolge sicurezza e democrazia. Io sono perplesso e sono contrario ad ogni tipo di censura, in una società liberale prima di arrivare a ‘blocchi’ radicali bisogna riflettere bene. Voi che ne pensate?”.

Ha infine aggiunto: “Censurare, vietare, mettere il bavaglio a TikTok? A Bruxelles già ci stanno pensando. Io sono sempre e comunque a favore della libertà di pensiero, di parola e di espressione e contro ogni censura. Controllare sì, vigilare sì, ma la censura non mi piace mai”.