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Torino, il primario Domenico Vallino: "I ricoverati Covid sono tutti non vaccinati"

Covid Torino

I casi di Covid-19 non preoccupano la città di Torino, ma l’esperto tende a non sottovalutare le prossime settimane a seguire: il commento.

La pandemia da Covid-19 a Torino attualmente non desta grandi preoccupazioni, ma molte persone contagiate risultano essere non vaccinate. I reparti al momento non sono saturi, alcuni sono stati chiusi nelle scorse settimane. L’ipotesi della riapertura dei reparti nei prossimi mesi non è però esclusa. Sulla questione si è espresso ai microfoni di Fanpage.it Domenico Vallino: si tratta del direttore di Medicina d’Urgenza del Mauriziano. 

Covid-19 a Torino, le parole dell’esperto 

I casi di Covid-19 salgono in Italia, ma ancora c’è tanto lavoro da fare in merito alla campagna vaccinale. L’esperto ha commentato la situazione relativa alle persone giunte in ospedale per curarsi contro il Coronavirus. “Tempo fa è arrivata una signora giovane, giunta da noi sintomatica da diversi giorni e per la quale il trattamento non invasivo non è stato sufficiente. Questa signora ha espresso il desiderio di non essere trattata col vaccino, cosa che non avremmo fatto evidentemente, ma la paura che le fosse iniettato qualcosa di ‘misterioso’ era superiore alla paura del fatto che le sue condizioni si stavano aggravando” ha dichiarato Vallino.

Covid-19 a Torino, le esperienze in ospedale 

L’esperto in campo sanitario ha tracciato un bilancio di cosa ha visto in questi anni di pandemia. “Ho visto troppa gente morire in questi due anni per dare peso alle parole di chi non si vuole vaccinare – continua Vallino – se uno mi chiede rispondo che il vaccino è l’unica arma che abbiamo per farcela il prossimo inverno. Mi rendo conto però che per alcuni è difficile accettarlo, ma fortunatamente queste persone sono poche” ha continuato Vallino.

Covid-19 a Torino, la situazione 

Attualmente Vallino ha parlato di un periodo tranquillo e di una pressione sugli ospedali non critica. Le persone positive e che necessitano di un ricovero sono tutte non vaccinate. Si va da chi non può farlo per problemi di salute o patologie a chi invece è fermo sostenitore della lotta contro i vaccini. In quest’ultimo caso si tratta di una percentuale più alta rispetto a chi non ha potuto farlo per problemi di salute

La situazione non è ancora tranquilla in Italia. A Pantelleria (Sicilia) preoccupa ad esempio il focolaio di Covid scoppiato in seguito a una festa. Circa duecento persone sono finite in isolamento fiduciario e nell’arco di poche ore i positivi sono passati da 52 a 70. Tre di loro sono stati intubati.