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Torino, incidente piazza San Carlo: bimbo lascia il reparto rianimazione

Kelvin

Continuano a migliorare le condizioni del piccolo Kelvin, il bimbo di origine cinese che sabato scorso è stato travolto dalla folla in piazza San Carlo a Torino, durante la finalissima di Champions League. Il ragazzino, ricoverato all'ospedale Regina Margherita. In seguito alle ferite riportate (tr...

Continuano a migliorare le condizioni del piccolo Kelvin, il bimbo di origine cinese che sabato scorso è stato travolto dalla folla in piazza San Carlo a Torino, durante la finalissima di Champions League. Il ragazzino, ricoverato all’ospedale Regina Margherita. In seguito alle ferite riportate (traumi al cranio e al torace) sabato sera in piazza San Carlo, il bimbo era stato ricoverato in rianimazione, ed ora non è più in coma farmacologico. Kelvin è sveglio e cosciente e respira da solo. Oggi verrà trasferito dal reparto di rianimazione al reparto di degenza. Al momento la prognosi resta riservata.

Il tragico evento

Il bimbo era in compagnia della sorella Angela quando in piazza San Carlo all’improvviso è scoppiato il caos. Dopo essere stato schiacciato dalla calca, i medici dell’ospedale Regina Margherita hanno deciso di indurlo in coma farmacologico per evitare ulteriori complicazioni.

Le sue condizioni sono migliorate con il passare delle ore e, come previsto, Kelvin è stato risvegliato dal coma farmacologico: i dottori che lo seguono hanno ridotto al minimo la sedazione e lui ha cominciato a respirare da solo. I genitori e la sorella, che sono rimasti sempre al suo fianco, aspettano con ansia che torni cosciente.

Le parole dell’eroe

Mi sono avvicinato per capire le sue condizioni, e quando mi sono accorto che piangeva, quasi mi sono rassicurato: riusciva a respirare, subito dopo ho cercato di portarlo ad un’ambulanza in modo sicuro”. Questo il commento del salvatore di Kelvin, Mohammad Guyele, 20 anni, senegalese, che a Torino lavora come bodyguard che ha preso il piccolino in braccio, si è fatto largo a spintoni tra la folla e lo ha adagiato in un parcheggio poco distante. Mohamed, in questi giorni, è andato più volte a trovare Kelvin al Regina Margherita di Torino. “Siamo stati felici di potergli stringere la mano. Se non fosse per lui nostro figlio non sarebbe vivo”, hanno raccontano i genitori del piccolo.

Gli altri feriti

Per quanto riguarda gli altri feriti, al Cto ci sono ancora ricoverati una ragazza con trauma toracico, una frattura di bacino, due pazienti con lesioni alle mani operati ieri. Tutti gli altri sono stati dimessi anche se alcuni di loro torneranno per interventi ortopedici non di urgenza. Infine, al Mauriziano c’è ancora un ricoverato, è sveglio ma ancora in prognosi riservata ma in miglioramento.

In miglioramento anche le condizioni di Francesca M., la 26enne di Monasterace (Reggio Calabria) ricoverata all’ospedale Molinette di Torino per trauma toracico. La donna, che resta in prognosi riservata, era in piazza con il fidanzato, quando è stata calpestata dalla gente in fuga.
Sorte analoga anche per Erika P., la 38enne della provincia di Verbania finita schiacciata nella calca dei tifosi in preda al panico. Soltanto tra una decina di giorni sarà possibile stabilire le conseguenze dell’arresto cardiaco avuto.