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Caso Frecciarossa, Lollobrigida nella bufera: “Ciampino era una fermata straordinaria per tutti”

treno Lollobrigida ciampino

Treno in ritardo ferma a Ciampino: il ministro Francesco Lollobrigida risponde alle accuse con una nota ufficiale.

Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida è finito ancora una volta nel mirino delle polemiche: stavolta, la colpa è della fermata straordinaria a Ciampino compiuta dal treno Frecciarossa in ritardo sul quale stava viaggiando. Travolto dalle polemiche, il politico ha deciso di rispondere alle accuse che gli sono state rivolte con una nota ufficiale.

Treno in ritardo, Lollobrigida: “Ciampino era una fermata straordinaria per tutti”

“Il treno si è fermato a Ciampino, dove è stata effettuata una fermata straordinaria disponibile alla discesa di tutti, come da annuncio diffuso sul treno, e non solo per me come qualcuno ha riportato”. È quanto dichiarato il ministro Francesco Lollobrigida tramite la diffusione di una nota ufficiale nella serata di mercoledì 22 novembre. La notizia che il politico di Fratelli d’Italia sia sceso a una fermata straordinaria a Ciampino in quanto il Trenitalia Frecciarossa su cui stava viaggiando era in ritardo ha fatto storcere il naso a molti colleghi, trasformando la vicenda in un caso politico.

Il cognato del premier Giorgia Meloni, dopo essere stato travolto per l’ennesima volta da critiche e polemiche, ha scelto di rispondere alle accuse e ha sottolineato che, proprio come segnalato dall’azienda di trasporti, “la fermata di Ciampino non ha comportato alcun disservizio aggiuntivo o costi di nessun genere, neppure alcun rischio o ulteriore ritardo per nessuno”.

La nota del ministro

“Si è trattato di una fermata straordinaria che, al ricorrere di casi straordinari, Trenitalia realizza abitualmente e che è stata annunciata e fruibile per tutti i passeggeri”, ha spiegato il ministro.

“Avrei potuto restare tranquillamente sul treno, come ho sempre fatto in occasione di ritardi ben più prolungati in passato, né ho mai approfittato del mio ruolo in alcuna occasione”, si legge ancora nella nota. “Ho creduto e credo che la mia responsabilità fosse provare a garantire, senza violare alcuna legge o abusare del ruolo che ricopro, la mia presenza dove era stata richiesta e prevista. Per rispetto dei cittadini di Caivano soprattutto”, ha infine concluso Lollobrigida.