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Trovato ratto morto nella zuppa di una donna incinta

Trovato ratto morto nella zuppa di una donna incinta

Una donna incinta ha trovato dentro la zuppa i resti di un topo morto. I gestori come risarcimento le offrono i soldi per abortire.

Un ratto nella zuppa. Una brutta avventura che ha coinvolto una donna incinta. Era uscita insieme al marito per andare a mangiare in un noto locale della propria città. All’arrivo della sua zuppa, la donna però scopre la presenza di un topo morto. Al danno si è aggiunta anche la beffa: i gestori del locale, viste le preoccupazioni della donna sulle potenziali conseguenze sulla sua gravidanza, le hanno offerto i soldi per abortire.

Brutta sorpresa nella zuppa

Una sorpresa orribile. Quando si parla di cattivo servizio nei locali o nei ristoranti, si pensa sempre all’utilizzo di prodotti non in regola, scaduti, o di non chiara provenienza. Se si pensa poi alle condizioni igieniche della cucina, ecco che i timori più terrificanti dell’immaginazione vengono a gala. Sembra quasi uno dei racconti di Stephen King, ma purtroppo è tutto vero. La vittima dell’incidente ha chiesto un risarcimento e si è sentita come risposta un’offerta più orribile e grottesca della prima offesa. La donna non solo si è vista emergere dal proprio piatto il corpo senza vita di un ratto, ma si è pure sentita offrire dei soldi per abortire.

Chiusura del ristorante

“Quando gli abbiamo detto del topo, ricordando che mia moglie era incinta e il fatto avrebbe potuto provocare danni al feto, ci hanno risposto che se eravamo preoccupati per il bambino erano disposti a darci 20 mila yuan (circa 2500 euro) per abortire”, ha raccontato al giornale locale il marito della donna. La coppia ha subito sporto denuncia per l’accaduto facendo scattare i successivi controlli nel ristorante che poi è stato chiuso per motivi igienici anche se nessun topo è stato ritrovato all’interno della cucina. La catena a cui il ristorante apparteneva, intanto si difende, dichiarando che ha sempre posto come primaria attenzione la sicurezza alimentare all’interno dei propri locali.