> > Ucraina, l'esperto di nucleare Ricotti: "Perché l'allarme su Chernobyl è in...

Ucraina, l'esperto di nucleare Ricotti: "Perché l'allarme su Chernobyl è ingiustificato"

Chernobyl

Marco Ricotti, esperto di nucleare, ha commentato la situazione in Ucraina e l'allarme su Chernobyl, che lui ritiene ingiustificato.

Marco Ricotti, esperto di nucleare, ha commentato la situazione in Ucraina e l’allarme su Chernobyl, che lui ritiene ingiustificato.

Ucraina, l’esperto di nucleare Ricotti: “Non può passare inosservata la dispersione di materiale radioattivo”

Marco Ricotti, professore di Impianti nucleari al Politecnico di Milano e coordinatore del gruppo di lavoro Iaea per i reattori di nuova generazioni, ha spiegato che il timore per quanto sta accadendo alla centrale di Chernobyl è del tutto ingiustificato. Ha sottolineato che ci sono i mezzi per tenere la situazione sotto controllo. “Non c’è niente di più difficile da nascondere della radioattività: la sensibilità degli strumenti è tale che captiamo persino l’isotopo Potassio 40 contenuto nelle banane, figuriamoci se può passare inosservata la dispersione di materiale radioattivo da una delle centrali ucraine” ha spiegato Ricotti in un’intervista a Repubblica.

Ucraina, l’esperto di nucleare Ricotti: “Perché l’allarme su Chernobyl è ingiustificato”

Il combustibile nucleare è ormai spento da molti anni, anche se emette ancora calore e dunque va raffreddato. Ma la potenza residua è davvero bassa” ha spiegato Ricotti. “Sappiamo che ci sono dei generatori di elettricità di emergenza. Avranno anche una autonomia limitata a 48 ore ma per farli continuare a funzionare basta rifare il pieno di gasolio che non credo manchi alle truppe russe che hanno preso il controllo della centrale. E anche se i generatori dovessero andare fuori uso basterebbe aggiungere acqua alla piscina, in modo da compensare quella evaporata per il calore” ha aggiunto l’esperto. “Gli esagoni in cui è suddiviso il territorio europeo, anziché essere celesti, in Ucraina sarebbero viola, e al passare dei giorni la macchia viola si allargherebbe” ha aggiunto Ricotti, spiegando cosa succederebbe nel caso in cui ci fosse una perdita a Chernobyl