> > Ucraina, la protezione civile attiva Disevac: servizio per l'evacuazione dei ...

Ucraina, la protezione civile attiva Disevac: servizio per l'evacuazione dei soggetti fragili

evacuazione disabili

Disevac è il primo servizio specializzato di trasporto per soggetti fragili in Ucraina: è stato pensato dalla protezione civile italiana per i rifugiati.

La protezione civile italiana ha attivato il primo servizio specializzato per i rifugiati fragili in arrivo dall’Ucraina: è nato Disevac.

Nasce Disevac: servizio specializzato per pazienti fragili in Ucraina

L’emergenza in Ucraina sta muovendo associazioni e Governi di tutto il mondo, che stanno mandando aiuti e sostentamenti dove possibile. L’ultima iniziativa del premier Draghi, attuata tramite il Dipartimento della Protezione Civile, è stata l’attivazione del servizio Disevac (Disability Evacuation) delle Misericordie.

Si tratta della prima realtà italiana di trasporto specializzato per l’evacuazione di persone fragili in emergenza, che in questo momento si concentrerà sul trasporto di rifugiati dall’Ucraina.

Le caratteristiche di Disevac

Come detto, si tratta di un servizio specializzato per soggetti fragili o con disabilità. È stato pensato per evacuare in maniera protetta ed assistita soggetti deambulanti fragili, non deambulanti con sedia a rotelle o costretti in barella.

A differenza del Medevac, che si occupa del trasferimento di pazienti sanitari, in questo caso l’attenzione si concentra su soggetti fragili, disabili o con specifiche necessità.

Dove agisce Disevac

Il Disevac delle Misericordie è in arrivo a Rzegzow, al confine tra Polonia e Ucraina. Il suo compito è quello di trasportare dalla frontiera al centro di prima accoglienza i pazienti. Successivamente, l’idea è di farli arrivare all’aeroporto. Il servizio dovrebbe riuscire a mobilitare fino a 36 persone contemporaneamente.

Il contributo delle Misericordie

Dall’inizio del conflitto, le Misericordie hanno attivato una serie di corridoi umanitari che hanno permesso di far arrivare in salvo in Italia, con operazioni “family link” o in strutture di accoglienza dedicate, ben 157 persone. Lo stesso presidente delle Misericordie, Domenico Giani, ha spiegato il loro lavoro con orgoglio:

«Le Misericordie sono un modello d’eccellenza, riconosciuto sia in Italia sia a livello internazionale. Passa dal Disevac la chiave di lettura del nostro sistema di assistenza: nessuno deve essere mai lasciato solo. Rispondiamo con piacere alla richiesta della Protezione Civile nazionale dando, operativamente, il nostro contributo».