L’accordo sulla sicurezza del grano era stato firmato lo scorso 22 Luglio 2022 tra Russia, Turchia, Ucraina e Onu. Il 18 marzo 2023 l’intesa stata estesa per 60 giorni, per poi essere ancora prolungata fino al 17 luglio. Ora, però, nonostante l’impegno soprattutto di Erdogan, per volontà del Cremlino è arrivata l’ufficialità del mancato rinnovo.
Ucraina, Zelensky sul grano: “Avanti con l’export anche senza Mosca”
Nel giorno in cui Mosca ha confermato per vie ufficiali che la conclusione dell’accordo sul grano con l’Ucraina è definitiva almeno fin quando tutte le richieste del Cremlino non saranno soddisfatte, il presidente Volodymy Zelensky alza il tiro. “L’Ucraina è pronta a continuare le esportazioni nonostante l’uscita della Russia dall’accordo sul grano” – fa sapere il numero uno di Kiev attraverso ‘Rbc Ukraine‘. “Sappiamo che c’erano due accordi: uno tra Ucraina, Turchia e Onu e l’altro tra Russia, Turchia, Onu” – prosegue ancora Zelensky – “Questo significa che la Russia sta violando gli accordi con il segretario generale dell’Onu Guterres e con il presidente Erdogan, non con noi.”
L’accordo sul grano e l’impennata sui prezzi: cosa dobbiamo aspettarci adesso
Anche il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba è intervenuto sulla questione del grano, parlandone su Telegram: “Senza la proroga dell’accordo sul grano ucraino i prezzi in tutto il mondo aumenteranno di nuovo“ – e poi accusa Putin – “La Russia ha lentamente ucciso l’accordo sul grano da un’estensione all’altra.” Kuleba ha anche fatto riferimento a quanto successo un anno fa: “Dopo l’accordo i prezzi erano scesi del 20%, vuol dire che viene usata la fame come strumento per ricattare il mondo intero.”